Notizie Indici e quotazioni Mercati azionari: Grecia continuerà a generare volatilità

Mercati azionari: Grecia continuerà a generare volatilità

20 Aprile 2015 09:17
Le Borse europee hanno avviato la settimana cercando il rimbalzo. La Grecia non fa tanta paura o c’è fiducia in una soluzione della crisi? In vista dell’Eurogruppo di venerdì le posizioni di Bruxelles e Atene appaiono distanti. Se il tema è stata una buona occasione per le prese di beneficio nella seconda metà della passata ottava, la volatilità è destinata a rimanere sui mercati.   
“Non c’è dubbio che le possibilità che la Grecia vada incontro al default nelle prossime settimane sono aumentate”. Può sembrare una banalità il pensiero espresso da Michael Hewson, chief market analyst di CMC Markets ma è la conseguenza del fatto che “se ne parli ormai apertamente e altrettanto apertamente ne vengano discusse i possibili effetti”. La tensione sui mercati nella seconda metà della passata settimana è stata, in parte, specchio dei timori su Atene. Solo in parte, visto che stamane le Borse europee hanno avviato le contrattazioni cercando il rimbalzo anche se nel week end non sono stati fatti passi avanti sulla questione.
Nonostante si cerchi di gettare acqua sul fuoco rassicurando sulle scarse possibilità di contagio, il governatore della Banca centrale europea Mario Draghi ha dichiarato che “se la crisi precipita, ci troveremo in acque inesplorate”. Dunque in acque incerte, quelle che i mercati temono di più. 
Tuttavia i mercati sembrano più preoccupati di quanto accade in Cina, dove i dati economici hanno dato brutti segnali nelle ultime settimane. In effetti il rialzo l’apertura positiva delle Borse europee è legato anche alla decisione della People Bank of China di di tagliare il tasso di riserva obbligatoria delle banche di un punto percentuale. Sempre la Cina, insieme alla Russia, è una delle tessere in gioco nel puzzle greco. 
Potrebbero soccorrere Atene, secondo quanto riportato da Der Spiegel, con circa 15 miliardi di euro. Somma utile per le casse di Atene ma non a ricucire i rapporti con Bruxelles né a risolvere definitivamente il problema. Tanto meno in tempo utile per l’Eurogruppo del 24 aprile: “L’avvicinamento all’Eurogruppo – scrivono gli analisti di Intesa Sanpaolo – avviene in un quadro di sfiducia crescente e senza alcuna evidenza di progressi nei negoziati. Il mercato secondario del debito pubblico riflette già l’attribuzione di una probabilità molto elevata di insolvenza, con rendimenti biennali al 25,6% e una pendenza della curva 2-10 anni negativa per tredici punti percentuali”.