Mercati attendono voto Catalogna, a Piazza Affari salgono titoli legati a riforma fiscale Usa
I mercati europei iniziano la giornata sotto la parità, dopo la debole chiusura di Wall Street e dei listini asiatici con Tokyo che ha archiviato la giornata in calo dello 0,11% nel giorno della riunione della Bank of Japan (BoJ), ultima delle grandi banche centrali a comunicare la sua politica monetaria (che non ha subìto modifiche). Gli investitori guardano alla Spagna: oggi è il giorno delle elezioni regionali in Catalogna, dove si affronteranno i separatisti e gli unionisti dopo la bagarre politica scattata post dichiarazione unilaterale di indipendenza della regione.
Le Borse europee hanno accolto con freddezza la notizia dell’adozione della riforma fiscale negli Stati Uniti, avendola già scontata nelle settimane e mesi precedenti a colpi di massimi storici. Ieri la riforma fiscale del presidente Donald Trump ha superato l’ultimo scoglio, ottenendo l’approvazione da parte della Camera.
Nel Vecchio continente il Dax cede lo 0,4%, mentre il Cac40 e il Ftse 100 segnano un calo rispettivamente dello 0,51% e dello 0,04 per cento. Ribassi anche per Piazza Affari, con il Ftse Mib che lascia sul terreno lo 0,4% a 22.019,18 punti. Giornata negativa per il comparto finanziario che occupa il fondo del listino milanese. Giù Bper (-1,55%), ma anche Banca Generali e Ubi Banca in flessione rispettivamente dell’1,21% e dell’1,17 per cento. A Milano in controtendenza Buzzi Unicem che guadagna oltre il 2% in scia all’approvazione fiscale Usa. Buzzi risulta avere oltre il 50% della propria corrente base fiscale negli Usa ed è quindi tra i maggiori potenziali beneficiari del taglio della corporate tax. Rialzi più contenuti anche per Fca (+0,32%) che risulta anch’essa tra i potenziali beneficiari del via libera alla riforma fiscale Usa.
Sul mercato forex, impostazione positiva per l’euro, con il cambio valuta unica/biglietto verde a quota 1,1879. Tra i dati da monitorare oggi il dato finale del Pil degli Stati Uniti per il terzo trimestre, le nuove richieste di sussidi alla disoccupazione, ma anche la fiducia dei consumatori nella zona euro. Per quanto riguarda l’Italia, oggi non sono previste indicazioni macro, mentre proseguono le audizioni alla commissione sulle banche, con l’intervento odierno degli ex ministri dell’Economia Grilli e Saccomanni. Alla Camera intanto comincia l’esame in aula della legge di bilancio.