Meno volatilità e più diversificazione, poker di minimum variance targati Lyxor
L’intonazione decisamente positiva dei mercati, con Wall Street capace di aggiornare ripetutamente i propri livelli record, ha reso negli ultimi mesi meno attraenti gli strumenti volti a contenere la volatilità all’interno del portafoglio. All’orizzonte però si profilano diverse sfide, dalle tornate elettorali in Europa ai reali effetti sull’economia delle politiche di Trump. Senza dimenticare che il mercato toro di Wall Street perdura ormai da 8 lunghi anni. Tutti elementi in grado di scatenare repentine ondate di volatilità.
Per chi intende posizionarsi ad ampio raggio sui principali mercati azionari cercando al contempo di ridurre la volatilità del proprio portafoglio la via maestra è quella degli ETF low volatility/minimum variance, concepiti proprio per selezionare le azioni meno volatili e ridurre quindi il drawdown in casi di mercati sotto pressione.
Tra le novità di febbraio sul mercato italiano ci sono quattro nuovi ETF smart beta quotati da Lyxor su Borsa Italiana che consentono di prendere posizione diversificata sui mercati azionari di Europa, Stati Uniti, Paesi Emergenti e globali attraverso una selezione delle azioni a più bassa volatilità. I replicanti minimum variance permettono di contenere la volatilità: fino al 30% in meno rispetto agli equivalenti indici tradizionali a capitalizzazione (fonte: Lyxor e Bloomberg, dal 30/12/2005 al 31/08/2016). “Alcuni investitori, guidati da rendimenti obbligazionari bassi o negativi, sono stati costretti a ricercare rendimento nell’azionario accettando un più alto livello di rischio – argomenta Marcello Chelli, referente per i Lyxor ETF in Italia – e questi ETF innovativi rispondono all’esigenza di chi ricerca rendimenti non eccessivamente distanti da quelli degli indici azionari tradizionali ma che, al contempo, desidererebbe una riduzione significativa della volatilità del portafoglio”.
Non solo riduzione volatilità, focus anche su diversificazione
Rispetto alle altre strategie che mirano a ridurre la volatilità, gli ETF Minimum Variance proposti dall’emittente francese si caratterizzano anche per l’obiettivo di permettere all’investitore un’ampia diversificazione secondo un approccio che mira a mantenere più del 60% dei titoli che compongono gli indici a capitalizzazione originari con limiti all’esposizione delle singole azioni (non più dell’1,5%) e del singolo settore (non più del 20%) al fine di evitare pericolose concentrazioni di portafoglio.
Le società che compongono gli indici FTSE Minimum Variance che fanno da sottostante ai nuovi ETF proposti da Lyxor vengono selezionate dallo stesso universo dei tradizionali indici a capitalizzazione (FTSE Europe, FTSE USA, FTSE Emerging Markets e FTSE All World) seguendo però dei criteri differenti in modo da contenere la volatilità effettiva dell’investimento. Partendo da tali panieri iniziali, vengono infatti selezionate le azioni meno volatili tenendo conto anche della correlazione.