Mediobanca, trend ancora negativo per i fondi
Se è vero che l’emorragia dell’industria del risparmio gestito italiano continua senza sosta (8,1 miliardi di deflussi nel mese di luglio), è anche vero che le performance dei gestori nostrani – secondo quanto emerge da un rapporto dell’ufficio studi di Mediobanca – non è stato certo dei migliori. Solo nel 14% dei casi nel corso del 2006 sono riusciti infatti a fare meglio del bechmark, ovvero il parametro di riferimento.
Nel 2006, come mette in evidenza la ricerca di Mediobanca effettuata su 1200 fondi pari a circa il 90% del patrimonio del settore in Italia, i riscatti hanno superato la raccolta per il terzo anno consecutivo, con una perdita pari a 39 miliardi di euro per i fondi nostrani. Durante lo scorso anno l’unica categoria che ha registrato un saldo positivo è stata solo quella dei fondi flessibili
(+13 miliardi).
Quello che è emerge è che l’industria del Belpaese rispetto al resto del mondo ha visto gli utili scendere a 11,8 miliardi di euro nel 2006, rispetto ai 23,6 miliardi del 2005. Il rendimento medio netto del patrimonio è indietreggiato dal 6,4% del 2005 al 3,3% del 2006, in particolare a causa di minori plusvalenze e di consistenti perdite sui cambi.
Ma non solo. Stando sempre al rapporto di Mediobanca, sono rimasti a bocca asciutta i fondi di liquidità. E questo in termini pratici ha significato che chi ha optato per investire in fondi ha lasciato sul parterre una percentuale pari all’11% di rendimento rispetto a chi ha invece scelto il benchmark. Peggio è andata a coloro che hanno deciso di puntare sull’azionariato, hanno perso addirittura il 19% rispetto al parametro di riferimento.