Mediobanca tra le migliori banche del Ftse Mib (+34% Ytd). Per Equita sale ‘appeal speculativo’ con mosse Del Vecchio

Per Mediobanca restano in primo piano le future mosse di Leonardo Del Vecchio, dopo il blitz ufficializzato a settembre. La seduta odierna vede il titolo del gruppo bancario di Piazzetta Cuccia salire di quasi il 2% a 9,88 euro, in una giornata che vede l’indice Ftse Mib muoversi con cautela (+0,31%). Da inizio anno Mediobanca ha corso molto, registrando una crescita del 34% circa Ytd, che le permette di posizionarsi tra i migliori titoli del comparto bancario del Ftse Mib.
Il mercato guarda alla ‘scommessa Del Vecchio’
A distanza di qualche settimana dalla notizia che il patron di Luxottica ha preso posizione nella merchant bank con una quota vicina al 7% (rumors lo danno appena sotto la soglia del 10%, oltre la quale scatta l’obbligo di comunicazione alla Consob ma anche la necessità di avere l’autorizzazione da parte delle autorità di vigilanza), sul mercato sono arrivate le indiscrezioni riportate da “Il Sole 24 Ore” in edicola oggi, secondo cui Leonardo Del Vecchio starebbe vagliando la possibilità di chiedere l’autorizzazione alle autorità di vigilanza (Bce e Banca d’Italia) per salire sopra il 10% del capitale in Mediobanca. L’opzione, precisa il quotidiano finanziario, sarebbe solo allo studio e la richiesta ufficiale non sarebbe ancora stata inoltrata. Quanto alle tempistiche, il parere della Vigilanza all’eventuale richiesta di Del Vecchio dovrebbe arrivare entro 60 giorni dalla notifica.
Equita: da valutare eventuali modalità acquisto quote
Il punto è che in caso di risposta affermativa, Del Vecchio potrebbe di fatto spingersi fino al 20%. Gli analisti di Equita, che mantengono una raccomandazione buy su Mediobanca, con target price di 10,3 euro, scrivono: “In questo caso sarebbe da valutare le modalità di acquisto delle quote, se sul mercato o se un pacchetto azionario in mano agli attuali azionisti (tra le alternative citate dall’articolo il pacchetto del 7,85% di Bolloré e l’8,8% di Unicredit). Unicredit detiene una quota dell`8,8% a un prezzo medio di carico di 9,89 euro e ai prezzi attuali non riuscirebbe ad ottenere un beneficio significativo a livello di capitale (12,1% al secondo trimestre 2019)”. Gli esperti della sim milanese confermano la view in base a cui “la mossa di Del Vecchio e un eventuale ulteriore rafforzamento nel capitale aumentano l’appeal speculativo di Mediobanca che è supportato da fondamentali molto solidi e una valutazione attraente”.
Intanto si attende la data del 28 ottobre, quando si riunirà l’assemblea ordinaria dei soci di Mediobanca (in unica convocazione) e solo allora si sarpà la quota con cui si presenterà Del Vecchio.
La prima mossa di Del Vecchio
A settembre Delfin Sarl, la holding che fa capo a Leonardo Del Vecchio, ha annunciato di detenere una partecipazione del 6,94% in Mediobanca. Davanti a Del Vecchio come azionisti forti di Mediobanca risultano Unicredit con l’8,8% e Bolloré, al 7,9%, con quest’ultimo pronto a diminuire la quota.
“L’investimento rappresenta per Delfin un’ottima opportunità per la qualità, la storia e le potenzialità di crescita di Mediobanca in Italia e all’estero – rimarca Leonardo Del Vecchio, presidente di Delfin –. Siamo un azionista di lungo periodo e daremo il nostro sostegno per accelerare la creazione di valore a vantaggio di tutti gli stakeholder”.