Mediobanca: la smentita della scissione tra holding e banca non ferma il titolo, +40% in Borsa dallo scorso 2 agosto
Mediobanca prosegue il rally di agosto. Il titolo di piazzetta Cuccia svetta oggi sul paniere principale di Piazza Affari con un rialzo del 3,70% a 3,574 euro. Il rimbalzo dallo scorso 2 agosto è portentoso e si traduce in un guadagno di circa 40 punti percentuali. Per sostenere la corsa in Borsa sono tornate le voci di una possibile scissione del business bancario dalla holding di partecipazioni (Generali, Telco, Rcs le principali). Puntualmente è arrivata la smentita da parte della banca d’affari milanese, che ha assicurato che non esiste nessuna proposta da discutere nel Consiglio di amministrazione del prossimo 5 settembre.
La scissione, a detta gli analisti, farebbe apprezzare il titolo perché “farebbe emergere il valore del business bancario oggi valorizzato zero dal mercato – scrive Intermonte nella nota odierna – visto che solo le partecipazioni quotate rappresentano il 90% dell’attuale capitalizzazione di Mediobanca”. Ma non solo. Secondo Equita lo spin-off “aumenterebbe l’appeal speculativo della holding grazie ad una market cap più bassa e visto che sarebbe fuori dalla sfera di controllo di Bankitalia”.
Se la scissione andrebbe a impattare positivamente sul titolo, gli analisti sono però scettici sulla sua attuazione. “E’ improbabile che si arrivi allo spin-off perché la contendibilità di Generali non è gradita al Governo, a Bankitalia e ad alcuni azionisti come Unicredit e le Fondazioni”, spiegano gli esperti di Equita che, come conseguenza della scissione, calcolano anche una discesa del Core Tier 1 all’8% dall’attuale 11%. La sim milanese riassume così la vicenda dello spin-off: “scenario poco probabile, ma cresce l’appeal speculativo”.