Notizie Notizie Italia Mediobanca al test del Cda, tante le voci sulla strategia nelle partecipazioni. Rally del titolo nell’ultimo mese

Mediobanca al test del Cda, tante le voci sulla strategia nelle partecipazioni. Rally del titolo nell’ultimo mese

4 Settembre 2012 09:27

Mediobanca arriva alla prova del Cda dopo il rally in Borsa dell’ultimo mese, favorito dalle tante voci che hanno circondato la principale galassia della finanza italiana. Il titolo di piazzetta Cuccia ha messo a segno dallo scorso 2 agosto un balzo di oltre 50 punti percentuali e oggi mostra un progresso di circa il 3% a 3,882 euro. Domani si riunisce il board dell’istituto milanese che, secondo le indiscrezioni di stampa, dovrebbe riportare al centro della discussione la vicenda Unipol-Fonsai. Per il momento starebbero quindi fuori i temi caldi venuti a galla nelle ultime settimane, che invece dovrebbero essere presi in considerazione durante l’assemblea di fine ottobre, preludio al nuovo piano industriale.

Sulla futura strategia di Mediobanca le voci non sono mancate, a cominciare dalla possibile scissione del business bancario dalla holding di partecipazioni (Generali, Telco, Rcs le principali). La smentita della banca d’affari milanese è stata puntuale ma gli analisti hanno già iniziato a formulare le loro ipotesi. Un’eventuale scissione “farebbe apprezzare il titolo perché farebbe emergere il valore del business bancario oggi valorizzato zero dal mercato – aveva scritto Intermonte la scorsa settimana – visto che solo le partecipazioni quotate rappresentano il 90% dell’attuale capitalizzazione di Mediobanca”.

Secondo Equita lo spin-off aumenterebbe l’appeal speculativo della holding anche se gli esperti rimangono scettici sulla sua attuazione. “E’ improbabile che si arrivi allo spin-off perché la contendibilità di Generali non è gradita al Governo, a Bankitalia e ad alcuni azionisti come Unicredit e le Fondazioni”, ha spiegato la sim milanese. Oltre alla scissione tra business bancario e holding di partecipazioni, la scorsa settimana era emersa anche l’indiscrezione di una riduzione dell’investimento nelle partecipazioni strategiche.
 
Non una vera e propria novità, visto che in passato il management di piazzetta Cuccia aveva espresso la volontà di diminuire la quota in Generali dall’attuale 13,2% a circa il 10%. “Vediamo positivamente la strategia di ridurre il peso delle partecipazioni che in ottica Basilea 3 consumerebbero capitale”, ha spiegato qualche giorno fa Intermonte sottolineando però che “un’eventuale discesa verrebbe gestita con molta gradualità limitando l’impatto sul titolo”.