Mediaset-Vivendi: fallita la mediazione si va in tribunale, ma dopo le elezioni trattative potrebbero riprendere
E’ fallito il tentativo di mediazione tra Mediaset e Vivendi in merito alla controversia legata al mancato acquisto di Premium da parte dei francesi. Ieri il responsabile dell’Organismo di Mediazione della Camera Arbitrale di Milano, Giovanni Nicola Giudice, ha dichiarato concluso formalmente il tentativo di conciliazione ordinato dal giudice titolare della causa civile intentata da Mediaset contro Vivendi.
Pertanto, rimarca il gruppo del Biscione, oggi avrà luogo la prima udienza del processo presso il Tribunale di Milano.
Il titolo Mediaset oggi ha aperto in lieve rialzo (+0,6%).
I legali di entrambe le parti hanno cercato di raggiungere un accordo amichevole prima dell’inizio della causa, ma questi sforzi sono falliti con le parti rimaste distanti. Vivendi avrebbe offerto meno di 100 milioni di euro quando la media company che fa capo a Silvio Berlusconi richiedeva oltre un miliardo. Nei giorni scorsi Les Echos aveva anticipato l’impossibilità a pervenire a un accordo nel breve, anche se le trattative per una mediazione potrebbero riprendere dopo le elezioni politiche del 4 marzo e un punto d’intesa potrebbe essere trovato in area 500 mln di euro.
La disputa risale al luglio 2016 quando Vivendi ha fatto un passo indietro rispetto all’accordo siglato ad aprile 2016 e che prevedeva l’acquisto di Mediaset Premium.
Sullo sfondo anche l’Agcom in pressing sulla media company francese rispetto all’avvicinarsi del termine (18 aprile) per congelare in un trust il 20% del Biscione in ossequio alla violazione del Tusmar.
La scorsa settimana il Ceo di Vivendi e presidente di Tim, Arnaud De Puyfontane, ha assicurato che la strategia del gruppo francese in Italia non è cambiata.