Mariella Burani, confermate voci su possibile Opa
Anche Mariella Burani Fashion group è pronta a fare le valige e lasciare Piazza Affari. Dopo le indiscrezioni di stampa apparse sul Sole 24 Ore di sabato 28 giugno in un articolo dal titolo “Burani e la Pista di Dubai”, è arrivata ieri la conferma ufficiale da parte della società. Attraverso un comunicato diramato durante la notte, il gruppo ha reso noto l’esistenza di un progetto per il lancio di un’Offerta pubblica d’acquisto (Opa) volontaria parziale o totale sulla Mariella Burani Fashion Group S.p.A. Il prezzo? Una cifra indicativa compresa tra 17 e 18 euro per azione da parte di un veicolo controllato dalla famiglia Burani, azionista di controllo, e partecipato da Investitori strategici industriali.
E i primi consensi del mercato non tardano ad arrivare. Il titolo Mariella Burani fashion group dimentica in questo avvio di seduta le performance sottotono di ieri (-1,22% a 15,420 euro), mettendo a segno un progresso del 5,84% a 16,32 euro per azione. “Se venissero offerti questi prezzi – precisano gli analisti di Euromobiliare in un report diffuso oggi – si tratterebbe di un premio del 10-17% sui prezzi attuali e del 1-7% rispetto alla media a sei mesi”. Secondo l’analisi della sim milanese, “nell`intervallo indicato, il gruppo tratterebbe con un P/E 09 di 16-17 volte, che ci sembrerebbe più che ragionevole, alla luce della valutazione implicita elevata della holding ex-AP”.
L’obiettivo è dunque quello del delisting, una strada che altre società quotate nella City milanese hanno già deciso di imboccare. Ultima in ordine di tempo: Cremonini-Marr. Entrando nel merito, la società della famiglia Burani dopo un esame dell’operazione relativa alla cessione della divisione “Multibrand Retail”, avvenuta un anno fa, e in seguito alla diffusione del bilancio annuale 2007 della Burani Designer Holding N.V., ha optato per una rettifica della plusvalenza, che porta così a una modifica del bilancio consolidato al 31 dicembre 2007 di 25,5 milioni di euro in negativo sui ricavi, sul margine operativo lordo (ebitda) e sul risultato operativo (ebit) e prevede anche l’appostamento di 8,7 milioni di ulteriori imposte differite come impatto sull’utile ante-imposte. Stando a quanto si apprende da un comunicato, tuttavia, questa rettifica non ha alcun impatto sul giro d’affari, ebitda, ebit e utile ante-imposte adjusted al netto della cessione Multibrand Retail.
Dall’analisi messa sul piatto dal gruppo emerge che tale rettifica non impatterà nè sul patrimonio netto consolidato e sulla posizione finanziaria netta consolidata, né sul bilancio civilistico di Mariella Burani Fashion Group S.p.A., che chiude con un utile netto pari a 53,689 milioni di euro. Nessun impatto nemmeno sul bilancio consolidato della controllata Antichi Pellettieri SpA.
Inoltre, la società precisa che non sono state apportate variazioni alla relazione trimestrale consolidata di Mariella Burani Fashion Group SpA al 31 marzo 2008 e di conseguenza il management conferma la guidance e le aspettative di crescita a doppia cifra dei ricavi consolidati e dell’Ebitda dell’esercizio in corso.