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Alitalia, una soluzione entro luglio

26 Giugno 2008 07:15

Una soluzione potrebbe arrivare a fine luglio, con un nuovo vertice pronto per salvare Alitalia. A fornire le ultimi indicazioni sulle “turbolente” vicende della compagnia di bandiera italiana e sul suo futuro è Giulio Tremonti, ministro dell’Economia durante un’audizione alle commissioni Bilancio e Trasporti di Camera e Senato. “Desideriamo che il Paese abbia una compagnia di bandiera efficace ed efficiente indispensabile per lo sviluppo – spiega Tremonti. Nessun Paese strutturato geograficamente come il nostro ha rinunciato ad averla”.


Quello che il Governo ha in mente per Alitalia è soprattutto una “soluzione solida” dal punto di vista aziendale. Se è vero che i conti finanziari sono ancora critici (maggiori ragguagli in merito si avranno il 28 giugno nel corso dell’assemblea con i soci), la ‘questione tempo’ per il gruppo di via della Magliana diventa sempre cruciale. Proprio per questa ragione non si devono più cercare soluzione transitorie o preparare ulteriori rinvii. Diventerebbe controproducente farlo.

Il ministro del Tesoro non è entrato nei dettagli, non ha messo sul tavolo nessuna soluzione tangibile. Per il momento si è limitato a passare la palla a Intesa Sanpaolo, advisor di Alitalia, che entro due mesi, quindi per fine luglio è chiamata a presentare un piano.

Ieri, a margine della riunione che si è tenuta all’Enac sullo stato di salute della società romana, il presidente Aristide Police è apparso fiducioso. In particolare, ha parlato di un piano sostenibile grazie all’ingresso di capitali freschi attraverso una ricapitalizzazione e della successiva ricerca di partnership internazionali.

 

E ancora una volta sono le indiscrezioni sui possibili acquirenti a rincorrersi. Non ci sarebbe ancora un partner internazionale: una condizione indispensabile per guardare lontano.Ma, secondo quanto si apprende dalle colonne de Il Messaggero” di oggi, una boccata d’ossigeno potrebbe arrivare in scia all’iniezione di mezzi freschi fino a un massimo 1,5 miliardi immessi da una newco formata da Roberto Colaninno, numero uno di Piaggio, banche, imprenditori e conferimento di AirOne. In totale 1,8 miliardi.