Marchionne e riforma fiscale scaldano il titolo Fca, verso nuove collaborazioni con Hyundai ma niente fusione
Avanti con lo spin-off della componentistica e verso un rapporto più stretto con Hyundai. Le parole di ceo di Fca, Sergio Marchionne, circa le prossime mosse del gruppo italo-americano hanno dato nuovo sprint al titolo Fca che questa mattina è arrivato a guadagnare oltre il 3% a quota 14,56 euro. A dare un’importante sponda al titolo c’è anche l’ok del Senato Usa alla riforma fiscale con Fca che risulta tra le società presenti nel Ftse Mib che maggiormente beneficeranno del taglio della corporate tax negli Usa. Supponendo un taglio conservativo del 10% dell’effettiva aliquota dell’imposta sulle società, Mediobanca Securities stima impatti positivi nell’EPS 2018 per FCA pari a +13%.
Intervenendo sabato alla presentazione del ritorno di Alfa Romeo in Formula 1, Sergio Marchionne ha fatto il punto sulla strategia del gruppo che punta a stringere ulteriormente la collaborazione con la coreana Hyundai. “Compriamo già dei componenti da loro, vediamo se riusciamo a trovare altri punti d’accordo, specialmente nello sviluppo delle trasmissioni e nell’idrogeno”, ha affermato Marchionne che chiude comunque all’ipotesi di un futuro matrimonio con il gruppo coreano.
Magneti Marelli e Comau operazioni separate
Marchionne ha chiarito anche quali sono le intenzioni relativamente a possibili operazioni straordinarie per valorizzare al meglio gli asset del gruppo. In cima ai pensieri del Lingotto c’è sicuramente lo scorporo della componentistica. Marchionne ha detto che Magneti Marelli e Comau saranno operazioni separate alla luce del potenziale di Comau sul fronte dello sviluppo dell’intelligenza artificiale e della robotica. La struttura dell’operazione è ancora da decidere. Spin-off in arrivo entro la fine del prossimo anno.
Non è invece all’orizzonte lo scorporo di Alfa Romeo e Maserati. “È un’ipotesi lontana da ciò che è fattibile nei prossimi anni. Solo speculazioni”, ha tagliato corto Marchionne.
Nella prima metà del 2018 è atteso anche il nuovo piano industriale. Marchionne ha confermato i target al 2018.