Marchionne non esclude scalata ostile su GM, verso revisione al rialzo target Jeep
Con Mary Barra (GM) neanche un caffè
Sul fronte aggregazioni permane quindi una certa stasi con Fca che continua a monitorare tutto il settore automotive. All’ennesima domanda su Mary Barra, ceo di General Motors, Marchionne ha risposto: “L’ho invitata a cena ma non ci è mai venuta, ma non è venuta neanche a prendere un caffè con me”. Sul fronte aggregazioni è quindi “tutto da valutare nel tempo. Ogni anno di ritardo costa al sistema 2 miliardi”. “Valutiamo e non escludiamo niente, neanche scalate ostili”, ha aggiunto Marchionne.
“Io come Fca la Ducati non l’avrei mai comprata – ha sentenziato ieri Marchionne nel corso della sua visita al circuito del Mugello – e anche Bugatti non credo abbia aggiunto molto”. Senza escludere un possibile interesse per eventuali dismissioni di Volkswagen (“Dipende da quello che vendono”), il manager italo-canadese ritiene che il Dieselgate non modificherà nulla nell’industria mondiale dell’auto, ma la crisi VW è una crisi di cultura e ripropone “l’esigenza di condividere le scelte in modo aggregato per evitare che si creino pressioni eccessive sulle aziende per arrivare al successo a qualsiasi costo”.
Verso nuovo target vendite Jeep
Il ceo di FCA ha confermato lo slittamento di alcuni mesi del lancio della nuova Alfa Giulia Quadrifoglio (le indiscrezioni di settimana scorsa parlavano di 6 mesi di ritardo per il lancio della Giulia Quadrifoglio, ndr) complici le ripercussioni del rallentamento del mercato cinese.