Notizie Notizie Italia Manovra, Moscovici dosa bastone e carota: apre a flessibilità su Genova e maltempo

Manovra, Moscovici dosa bastone e carota: apre a flessibilità su Genova e maltempo

16 Novembre 2018 16:41

Procedura di infrazione contro l’Italia subito dopo il parere Ue sulla manovra, previsto per il prossimo 21 novembre? Intervistato dall’emittente francese Boursorama, il commissario agli Affari economici e monetari Pierre Moscovici non si sbilancia, e risponde in inglese: “Step by step”. Ovvero, “passo dopo passo”. Una indicazione importante che trapela dalle diverse dichiarazioni e che dà qualche speranza all’Italia, tuttavia, c’è.

Moscovici apre infatti all’ipotesi di concedere all’Italia la flessibilità su alcuni punti, come le spese che dovranno essere sostenute sia a seguito del crollo del ponte Morandi di Genova sia per i danni provocati dal maltempo. Detto questo, così come è rimasta, la manovra del governo M5S-Lega non può essere accettata:

“Ora analizzeremo le loro risposte” – ha detto, riferendosi alla risposta che l’Italia ha dato all’ultimatum della Commissione europea sulla legge di bilancio, a inizio settimana.

“Ci cono diversi punti, richieste che sono pronto a prendere in considerazione, come quella di negoziare in via separata su alcune spese sulle infrastrutture o quelle causate dalle intemperie. L’ho sempre fatto e lo farò sempre”. Non è invece ammissibile, conferma il commissario, il target di deficit-Pil indicato dall’Italia al 2,4% che tra l’altro, secondo le Previsioni economiche d’autunno della Commissione, sarà sforato fino a balzare al 2,9%. Le previsioni di crescita del governo incise nel Nadef, afferma ancora, “sono irrealistiche”. Ancora, c’è un “debito pubblico che resta al 131 per cento ma loro dicono che scende”. Insomma, le distanze ci sono.

Moscovici cerca poi di scrollarsi di dosso l’immagine del commissario cattivo con l’Italia.

“Non sono il cattivo contro Salvini”,  dice. Ma poi ammette anche di non avere simpatia per il leader della Lega e vicepremier dell’esecutivo. “Non è sorprendente per un uomo con le mie convinzioni (non avere simpatia) nei confronti di un politico di estrema destra, ma è proprio perché non condivido le sue idee che cammino sulle uova, che sono ancora più prudente, ancora più attento e ancora più aperto al dialogo”. In ogni caso, ribadisce che “non c’è alcuna faziosità contro l’Italia”, che il dialogo prosegue e in qualche modo la situazione dell’Italia sarà risolta.

Per concludere: “Analizzeremo le loro risposte e il 21 novembre daremo le nostre opinion”. Si rimette in moto così il countdown per il nuovo giudizio Ue. Che, si spera, mentre Salvini stesso afferma che sarebbe da pazzi avviare una procedura di infrazione, non comporterà sanzioni troppo esose per l’Italia.