Manovra 2011, addio assegni liberi e libretti al portatore oltre i 2500 euro
Stop ai pagamenti in contanti o con titoli al portatore dai 2500 euro in su. È l’effetto della nuova manovra finanziaria, che inserisce questa disposizione tra le misure anti riciclaggio, attive dal 13 agosto e fissate dal comma 4 dell’articolo 2 del decreto 138/2011. Nell’intenzione del legislatore, questa norma dovrebbe ridurre la possibilità di effettuare grossi trasferimenti di denaro senza fornire nome o ragione sociale, agevolando così la tracciabilità del denaro e limitando il rischio di illeciti.
Cosa cambia col nuovo decreto?
Prima del decreto, il limite di trasferimento di denaro contante e di titoli al portatore (assegni liberi, obbligazioni, certificati di deposito, libretti di risparmio) era fissato a 5mila euro, mentre non esisteva nessun limite per i trasferimenti di denaro che avvenivano per il tramite di banche o Poste. Con le nuove norme, invece, la cifra consentita si abbassa a 2499 euro. Nessun cittadino, quindi, potrà effettuare pagamenti in contanti o depositare titoli al portatore superiori a quella soglia.
Assegni e libretti di deposito
Per quanto riguarda gli assegni (bancari, postali e circolari), diventa obbligatorio indicare nome e ragione sociale, più la clausola “non trasferibile”, su tutti i titoli di importo uguale o maggiore di 2500 euro. Per quanto concerne invece i libretti di deposito, se si vuole mantenere la formula del libretto “al portatore” (che consente a chiunque di effettuare movimenti) il loro saldo non potrà mai superare i 2499 euro. Se invece si vogliono detenere somme superiori a quella cifra – come è molto probabile – il libretto di deposito deve diventare nominale: solo l’intestatario potrà movimentarlo. È importante ricordare che i titolari di libretti al portatore con saldi superiori alla nuova soglia fissata dal decreto hanno tempo fino al 30 settembre prossimo per chiudere i depositi, o per ridurli al di sotto del limite.
Quali sanzioni rischia chi contravviene alla norma?
Un trasferimento di denaro superiore alla soglia può comportare una sanzione compresa tra l’1 e il 40%, e dell’importo minimo di 3000 euro (quindi maggiore della soglia stessa).
Per i libretti circolanti dal saldo superiore ai 2500 euro, la sanzione è fissata dal 20 al 40% dell’importo. Per i trasferimenti oltre la soglia senza notifica a banche o Poste è invece compresa tra il 10 e il 20%.