Luxottica: Guerra lascia e incassa 45 milioni. Cavatorta nuovo co-Ceo
Andrea Guerra dice addio a Luxottica. “A conclusione di una fase di confronto sulle future strategie e sull’assetto organizzativo del Gruppo con il presidente Leonardo Del Vecchio, Andrea Guerra lascia l’incarico di amministratore delegato alla fine di un ciclo di consolidamento organizzativo e di crescita manageriale durato dieci anni, durante i quali con grande energia, passione e professionalità, ha contribuito a rafforzare la presenza e il business del Gruppo sui mercati, raggiungendo eccellenti risultati”. Così ha recitato una nota diffusa dalla società degli occhiali. “Ringrazio Andrea Guerra per il contributo che negli anni ha dato alla crescita di Luxottica”, ha dichiarato Del Vecchio. “A conclusione di questo decennale percorso l’azienda oggi è pronta ad affrontare una nuova fase della sua storia grazie ad un team manageriale di grande esperienza e valore. La fase che si apre oggi vedrà il Gruppo sempre fortemente focalizzato su crescita e redditività, pronto a cogliere le opportunità e ad affrontare le sfide del mercato”.
Il Cda dell’azienda di Agordo ha deliberato che venga corrisposto all’ormai ex Ad “un incentivo all’esodo pari alla somma complessiva lorda di 10 milioni di euro, oltre alle competenze di fine rapporto, a fronte della risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, inscindibilmente connesso al rapporto di amministrazione, anch’esso cessato con effetto immediato”. A questo “si aggiunge la somma lorda di 592.294 euro, che verrà corrisposta nell’ambito di una transazione generale novativa, a fronte della rinuncia da parte di Andrea Guerra nei confronti di Luxottica Group e di ogni altra società del Gruppo Luxottica a ogni domanda o diritto comunque connessi o occasionati dagli intercorsi rapporti di lavoro e di amministrazione e dalla loro risoluzione”. Sono previsti a carico di Guerra un divieto di storno di dipendenti e collaboratori di Luxottica o di altra società del Gruppo Luxottica, nonché un patto di non concorrenza riferito ai principali competitor della società, valido su tutto il territorio mondiale, entrambi aventi una durata di 24 mesi a decorrere dalla data di cessazione del rapporto di lavoro subordinato con Luxottica. A fronte di tali obbligazioni e del loro regolare adempimento, ad Andrea Guerra verrà corrisposto un compenso lordo complessivo pari a 800.000 euro, che sarà versato in rate trimestrali uguali posticipate a decorrere dalla data di cessazione del rapporto di lavoro. Il gruppo aggiunge inoltre che è stata concordata la vendita delle 813.500 azioni Luxottica Group già di titolarità di Andrea Guerra in quanto rivenienti dal precedente esercizio di piani di incentivazione, all’azionista di riferimento della Società a un prezzo di euro 41,50 per azione (pari a complessivi 33,7 milioni di euro).
La nuova struttura
Con l’addio di Guerra si apre una nuova fase per Luxottica. Il gruppo ha infatti annunciato di aver avviato l’implementazione di un nuovo assetto organizzativo basato su un modello di ‘co-Ceo’, con due amministratori delegati, il primo focalizzato sui mercati e il secondo dedicato alle funzioni corporate. L’evoluzione verso un ‘co-CEO model’ con responsabilità distribuite, distinte ma complementari, garantirà, spiega la nota, una migliore governance del Gruppo che negli ultimi anni ha notevolmente aumentato la propria dimensione, complessità e presenza globale.
Enrico Cavatorta, attuale direttore generale del gruppo, è stato nominato amministratore delegato delle funzioni corporate e, pro tempore, dei mercati, in attesa della nomina del secondo amministratore delegato, che è in via di definizione. Le Operations, guidate da Massimo Vian, riporteranno temporaneamente al presidente Leonardo Del Vecchio. Per favorire un’efficace gestione del Gruppo in questa nuova fase, verrà costituito un comitato direttivo guidato da Del Vecchio. “La nomina di Enrico Cavatorta assicura la valorizzazione delle eccellenze manageriali interne garantendo la necessaria continuità strategica. Al contempo, la prossima nomina di un amministratore delegato di provenienza esterna consentirà l’inserimento di nuove energie e competenze in una fase di importante evoluzione”.