Lunedì da incubo per Piazza Affari: -3,75% con banche e titoli oil in caduta libera

Incipit di ottava con il piede sbagliato per Piazza Affari. Sui mercati azionari globali si è abbattuta oggi un’ondata vera e propria di vendite dettata dall’acuirsi dei timori che l’aumento dei casi da coronavirus in diversi paesi europei possa portare a nuovi lockdown. Nel weekend si è confermato l’acuirsi della diffusione del virus in Europa con oltre 13 mila casi giornalieri sia in Spagna che in Francia. Anche negli Usa si è invertito il trend di discesa dei casi che negli ultimi giorni sono tornati sopra la soglia dei 40 mila nuovi contagi giornalieri. L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha avvertito che il Covid-19 “non sta andando via” con il livello di contagi che viene definito “allarmante” in Europa.
Debolezza delle Borse UE che si è accentuata nel pomeriggio con Wall Street che segnala anch’essa marcati ribassi con banche ed energetici in forte calo.
Il Ftse Mib ala fine ha archiviato la giornata in forte ribasso del 3,75% a quota 18.793 punti.
CNH la peggiore, molto male anche i titoli oil
Tra i singoli titoli di Piazza Affari si segnala la giornata nera di CNH arrivata fino a oltre -8% dopo gli ultimi sviluppi del caso Nikola – società di e-camion partecipata al 7,11% da CNH – con l’uscita di scena del suo presidente e fondatore, Trevor Milton. L’annuncio arriva dopo che un report pubblicato nelle scorse settimane da Hindenburg Research, noto short seller, ha accusato Nikola di essere “una frode complessa costruita su decine di menzogne” e ha portato all’avvio di indagini da parte di SEC e Dipartimento di Giustizia Usa.
Il sell-off del petrolio (oltre -5% il WTI) pesa sui titoli oil con -7,4% per Saipem e oltre -6% per Tenaris, che consolidano il loro primato di peggiori titoli del Ftse Mib da inizio anno. Molto male anche ENI (-5,93% a 6,95 euro) complice anche lo stacco acconto cedola pari a 0,12 euro per azione, pari a un dividend yield dell’1,6% alla chiusura di venerdì scorso.
Unicredit guida caduta delle banche
Ancora male le banche, già in forte affanno nelle scorse sedute. Unicredit è arretrata di oltre il 6%, seguita da Banco BPM (-5,86%). Male anche Intesa Sanpaolo a -4,62%. Sul settore bancario grava, in aggiunta ai timori legati alla nuova ondata di Covid, lo scandalo legato all’attività di riciclaggio di denaro illecito da parte di alcune grandi banche. Da una nuova inchiesta dell’International Consortium of Investigative Journalists (ICIJ) emergono più di 2.100 segnalazioni di attività sospette che tra il 1999 e il 2017 hanno portato a identificate circa 2.000 miliardi di dollari in transazioni contrassegnate come possibile riciclaggio di denaro o altra attività criminale. Tra le banche citate figurano Deutsche Bank, JP Morgan, HSBC Holdings Plc, Standard Chartered Plc e Bank of New York Mellon.
Calo del 6,4% per Atlantia che secondo le ultime indiscrezioni potrebbe convocare un Cda straordinario giovedì 24 settembre per discutere del dossier che riguarda Autostrade per l’Italia.
Unico dei 40 titoli del Ftse Mib a schivare le vendite è stato Diasorin con +1,19%.