Notizie Notizie Italia Lugano Small & Mid Cap Investor Day: un’opportunità di investimento nel made in Italy per gli investitori ticinesi

Lugano Small & Mid Cap Investor Day: un’opportunità di investimento nel made in Italy per gli investitori ticinesi

28 Settembre 2012 13:08

E’ in corso di svolgimento la terza edizione del Lugano Small & Mid Cap Investor Day, organizzato da Ir Top con il patrocinio di Borsa Italiana London Stock Exchange Group. L’evento sta riscuotendo un notevole interesse da parte della comunità finanziaria elvetica, con gli operatori che stanno prendendo parte alle presentazioni di 12 eccellenze del made in Italy quotate alla Borsa di Milano.

Il riscontro positivo dell’evento è sottolineato dalle parole dell’amministratore delegato di Ir Top, Anna Lambiase: “Il successo della terza edizione del Lugano Small & Mid Cap Investor Day dimostra l’interesse della comunità finanziaria svizzera verso realtà imprenditoriali italiane quotate in Borsa che si distinguono per “governance”, trasparenza e vocazione internazionale”, commenta Lambiase, sottolineando che il profilo delle aziende partecipanti si caratterizza anche per un numero crescente di investitori istituzionali nel capitale di cui il 74% esteri, con forte presenza svizzera. “Il nostro obiettivo – prosegue l’Ad – e auspicio, come società di Investor Relations è quello di promuovere relazioni strategiche di investimento e di condivisione del percorso di crescita aziendale con le nostre eccellenze italiane“.

“In un momento economico così delicato l’attività di sostegno alla crescita delle Pmi è indispensabile e sempre più cruciale per il presente e il futuro del nostro Paese”, dichiara Barbara Lunghi, responsabile Mid & Small caps di Borsa Italiana, sottolineando come Borsa Italiana sia da sempre impegnata su questo fronte attraverso numerose iniziative. “Questo evento nello specifico – continua Lunghi – si pone l’obiettivo di supportare alcune delle nostre aziende quotate in Borsa, aiutandole a farsi conoscere maggiormente dagli investitori anche all’estero. Siamo lieti di poter affiancare Ir Top in questo progetto e ci auguriamo che iniziative come queste siano sempre più numerose”.

Per Renato Mecheri, direttore di Ifo International Family Office, è stata un’occasione molto utile per ascoltare direttamente dai manager i risultati e le prospettive delle società. “Vi sono infatti imprese che continuano a investire in ricerca e innovazione per tenere alta la loro competitività internazionale. Oggi, a Lugano, Ir Top con la terza edizione dell’evento ha voluto creare un punto di incontro tra le imprese e gli investitori svizzeri mostrando ai gestori di patrimoni familiari nuove e interessanti opportunità di investimento“.

Le società partecipanti sono rappresentate dai propri amministratori delegati o dai presidenti. In particolare sono presenti Carlo Achermann per Bee Team, Urbano Cairo per Cairo Communication, Giorgio Basile per Isagro, Pietro Colucci per Kinexia, Stefano Landi per Landi Renzo, Alessandro Reggiani per Primi sui Motori, Gina Giani per Sat, Luciano Facchini per Servizi Italia, Giovanni Tamburi per Tamburi Investment Partners, Stefano Neri per TerniEnergia, Ambrogio Caccia per Tesmec e Andrea Acutis per Vittoria Assicurazioni.

L’evento è stato organizzato in collaborazione con Ifo International Family Office e sponsorizzato da Uk Trade & Investment – l’agenzia governativa britannica per il commercio e gli investimenti – e da Factset. Media partner dell’evento è stato Mergermarket. E proprio Giovanni Amodeo, global editor in chief di quest’ultimo spiega come l’attività di M&A italiana crossborder viaggi a ritmo sostenuto nel secondo trimestre 2012, con 20 operazioni con target italiani e 19 con acquirenti italiani. “Possiamo confermare che questa tendenza continuerà anche per l’ultimo trimestre dell’anno, come dimostrano i dati di Mergermarket (gli investimenti in Italia degli investitori stranieri nel secondo trimestre 2012 sono stati 20 per un valore totale di 6.965 milioni di euro). Allo stesso tempo, la pipeline delle banche di investimento è forte e la percentuale delle transazioni che non sono andate a buon fine si è notevolmente ridotta rispetto al 2010-2011″.