Notizie Notizie Mondo Lotta alla super inflazione, per Elon Musk e Cathie Wood l’aggressività della Fed può innescare il problema opposto

Lotta alla super inflazione, per Elon Musk e Cathie Wood l’aggressività della Fed può innescare il problema opposto

13 Settembre 2022 16:00

L’inflazione USA ad agosto é cresciuta dell’8,3% su anno e dello 0,1% su base mensile, i numeri sono in leggero calo rispetto al mese precedente ma rimangono sopra le stime di consenso al 8,1% e -0,1% rispettivamente. Mentre l’inflazione core, depurata dai prezzi dei beni alimentari ed energia, ad agosto é cresciuta del 6,3% in netto rialzo rispetto al 5,9% registrata a giugno e luglio.

I prezzi dell’energia sono calati del 5% nel mese di agosto, guidati da un calo del prezzo della benzina del 10,6%. Tuttavia, tali cali sono stati compensati da aumenti altrove.

L’indice alimentare è cresciuto dello 0,8% ad agosto e i costi degli alloggi, che costituiscono circa un terzo della ponderazione dell’IPC, sono aumentati dello 0,7% e del 6,2% rispetto a un anno fa.

Anche i servizi di assistenza medica hanno mostrato un forte aumento ad agosto, dello 0,8% e del 5,6% rispetto ad un anno fa. Mentre i prezzi dei veicoli nuovi hanno registrato un aumento dello 0,8%, sebbene i veicoli usati siano scesi dello 0,1%.

A caldo i mercati hanno reagito male all’Inflation Report con i maggiori indici di Wall Street che indietreggiano del 2% circa sulle attese di una Fed ancora aggressiva nell’aumentare i tassi.

Elon Musk e Cathie Wood temono invece la deflazione

C’è chi teme però che la lotta all’inflazione crei le premesse per il problema opposto.  Se ad aprile, Elon Musk aveva detto agli analisti di ritenere che l’inflazione fosse peggiore rispetto alle previsioni in quel momento e che probabilmente le pressioni inflazionistiche sarebbero rimaste fino al 2022, adesso la sua opinione sembra cambiata.

Il CEO di Tesla è ora preoccupato che un forte aumento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve possa dare il via alla deflazione. “Un importante aumento del tasso della Fed rischia la deflazione”, ha twittato Musk venerdì senza approfondire.

Solo un mese fa, alla riunione annuale degli azionisti di Tesla ad agosto, Musk ha affermato che l’economia ha superato il peggior periodo in termini di inflazione, osservando che il costo della maggior parte delle materie prime e delle parti che entrano nelle auto di Tesla sarebbe diminuito nei prossimi sei mesi. L’inflazione registrata nell’indice dei prezzi al consumo ha infatti toccato un picco anno su anno del 9,1% a giugno prima di scendere leggermente all’8,5% a luglio.

“La tendenza è al ribasso, il che suggerisce che abbiamo superato il picco di inflazione”, ha detto Musk durante il meeting annuale degli azionisti. Inoltre, Musk ha detto che pensava che l’inflazione sarebbe “diminuita rapidamente” e che si aspettava solo una “lieve recessione” nei prossimi 18 mesi.

A luglio, quando Tesla ha pubblicato i conti per il secondo trimestre, Musk ha lasciato intendere che l’inflazione sarebbe probabilmente diminuita verso la fine del 2022, ma ha detto agli investitori di prendere questa previsione con le pinze.

L’ultimo commento di Musk sulla deflazione arriva in un momento delicato per la Federal Reserve che sta aumentando i tassi di interesse in modo aggressivo mentre cerca di raffreddare l’economia e controllare l’inflazione. A marzo il tasso della FED era vicino a zero, mentre ora si trova nel range 2,25-2,5% dopo più rialzi dei tassi da inizio anno. La Fed potrebbe lanciare un terzo rialzo dei tassi da 75pb dopo i dati sull’inflazione di oggi, che sono sotto i numeri precedenti ma sopra le attese. Il tweet di Musk sostanzialmente avverte che se i tassi di interesse venissero aumentati ancora una volta di 75pb, i prezzi potrebbero scendere drasticamente.

Ma Elon Musk non è l’unico preoccupato per la deflazione. Cathie Wood, Ceo di Ark Investment Management ha recentemente affermato che la deflazione è all’orizzonte, una delle ragioni è appunto la politica monetaria. Wood sostiene che il progresso tecnologico abbasserebbe i costi di produzione e, di conseguenza, i prezzi.

Tesla ha pubblicato guadagni superiori delle previsioni per lo scorso trimestre nonostante i continui rallentamenti della catena di approvvigionamento. Musk ha affermato che la seconda metà dell’anno potrebbe vedere miglioramenti su quel fronte.