Lotta al contante fa felice Nexi, tra gli analisti dominano i Buy
Nexi oggi sovraperforma quasi del 1% l’indice principale in scia al piano anti-evasione lanciato dal Premier Conte a margine dell’Assemblea ONU a New York.
In particolare, il presidente del consiglio ha proprio dichiarato che “il problema centrale di tutto il nostro sistema economico è l’evasione, se noi non riusciamo a ridurre l’evasione la crescita resterà soffocata. Ci faremo latori di un intervento radicale nella manovra di Bilancio, è chiaro che dobbiamo pensare a diversi meccanismi di incentivazione della moneta elettronica, degli scontrini, dei pagamenti digitali e anche al carcere per i grandi evasori”.
Incentivare dunque la moneta elettronica al grido del “pagare tutti per pagare meno”, questa di base l’idea di Conte. Due sono le misure con cui si vuole raggiungere questo obiettivo: incentivi per chi utilizza le carte di credito e l’attuazione della lotteria degli scontrini. Un meccanismo che vuole essere premiante, che renda meno conveniente l’uso del contante e faccia così emergere il nero.
In pratica, in quello che Conte definisce il “patto con gli italiani contro l’evasione”, i consumatori otterrebbero una detrazione fiscale del 10% su quanto speso con le carte di pagamento superata la soglia annuale (i giornali fanno ipotesi diverse dai 2.000 euro ai 5.000 euro).
Analisti positivi sul titolo: target a 10,6 euro
La notizia è positiva per tutte quelle società che operano nel settore dei pagamenti digitali, compresa Nexi che, come abbiamo detto oggi sovraperforma sulla notizia il Ftse Mib.
Ricordiamo che sulla società gli analisti sono positivi. Di 14 analisti che seguono il titolo 9 sono buy e 5 sono hold. Nessun analista suggerisce di vendere. Il target price medio è a 10,59 euro, con un rendimento potenziale del 9,6%.
Analisi Tecnica: a 9,5 euro il supporto chiave
Graficamente, pur considerando che il titolo dispone di uno storico limitato, essendo stata quotata ad aprile di quest’anno, Nexi appare ben impostata. Il titolo si muove lungo una trend line rialzista di medio periodo costruita sui minimi del 2 maggio e 11 settembre 2019.
Quali sono i livelli da monitorare dunque?
Al ribasso a 9,5 euro giace un supporto di breve piuttosto importante che ha sostenuto i corsi negli ultimi due mesi. Sempre a 9,5 euro passa anche la trend line su citata, rendendo ancora più importante tale livello. In caso di break in chiusura e con volatilità avremmo un segnale ribassista abbastanza forte con target a 9,25 e 9 euro.
Al rialzo invece si può provare il rimbalzo su tale livello, oppure attendere il superamento dei 10 euro dove si colloca la resistenza statica più importante. Per chi fosse entrato precedentemente, allo stato attuale non vediamo motivi per uscire.
WSI Digital Banks: continua la sovraperformance sugli indici bancari tradizionali
Ricordiamo che, come Ufficio Studi, abbiamo lanciato con il numero di settembre del Wall Street Italia un indice composto da società che gravitano nel mondo delle digital banks, compresa l’Italiana Nexi. La proposta di Conte conferma ancora una volta come la strada verso il digitale sia sempre più sostenuta, anche dalla politica. L’indice WSI Digital Banks Index, con una performance YTD del 22% sovraperforma sia il comparto bancario europeo (Stoxx Europe 600 Banks) del 25%, sia l’MSCI World Banks del 10%.