Le linee guida dell’Esma, per gli ETF sarà una rivoluzione soft
Procede, non senza importanti novità, il percorso verso una ridefinizione delle norme legate agli ETF. La European securities and markets authority (Esma) lo scorso 30 gennaio ha pubblicato un nuovo documento di consultazione che definisce le future linee guida in materia di Exchange-Traded Funds e altri fondi indicizzati UCITS. Il nuovo paper fa seguito al documento di discussione pubblicato dalla stessa Esma a luglio 2011. I commenti alle nuove linee guida proposte dall’autorità europea per i mercati finanziari dovranno pervenire entro il prossimo 30 marzo, con l’intento di rendere operative le nuove linee guida a partire dal secondo trimestre di quest’anno. Le proposte vanno a riguardare non solo gli ETF e i fondi Ucits indicizzati, ma sono state allargate anche alle tecniche di gestione efficiente del portafoglio e ai total return swap. Inoltre l’ESMA ha rimarcato che attenderà l’esito dei negoziati sulla revisione della MiFID ed “è pronta a fornire ulteriori input su questo punto al momento opportuno”, specifica il documento di consultazione.
Focus sulla massima trasparenza delle informazioni
L’attenzione è focalizzata su una nuova disciplina che punti sulla richiesta di massima trasparenza delle comunicazioni sulle caratteristiche dei prodotti. Una maggiore qualità delle informazioni soprattutto per quei prodotti più complessi sviluppatisi negli ultimi anni rendendo la gamma di prodotti che presentano l’etichetta di ETF molto più variopinta. L’intento è quello di offrire agli investitori un’informativa migliore attraverso il prospetto informativo più dettagliato. “Gli investitori dovranno essere sempre informati dei principali rischi legati all’acquisto di fondi Ucits indicizzati – rimarca il documento dell’Esma – con i provider chiamati a dare i dettagli necessari relativamente alla politica d’investimento e ai componenti dell’indice”. In particolare il prospetto informativo dovrà contenere un richiamo al sito web dove trovare le informazioni aggiornate circa la composizione effettiva dell’indice sottostante.
Tra i punti maggiormente discussi negli scorsi mesi sicuramente è stata la possibilità di suddividere gli ETF in due categorie ben distinte: quelli “complessi” e quelli “non complessi” con l’emergere anche dell’ipotesi di limitare la vendita agli investitori retail degli ETF a replica sintetica. Nelle nuove linee guida dell’Esma non è più contemplata questa suddivisione e si punta principalmente ad accrescere la tutela degli investitori alzando i requisiti informativi richiesti ai provider. Per quanto concerne l’attività del prestito titoli (securities lending) – ossia quando il gestore dell’ETF presta i titoli sottostanti all’ETF a fronte di un rendimento che va a beneficio di tutti gli azionisti del fondo – tutti i fondi Ucits che utilizzano questa pratica saranno chiamati a informare gli investitori sui rischi che il securities lending comporta, i potenziali conflitti di interesse e quale impatto può avere sulla performance del fondo.