Leonteq lancia sul mercato un nuovo certificato Phoenix Autocallable su Tesla con barriera profonda e autocallability
I mercati proseguono la via dei rialzi dopo essere stati rassicurati dal miglioramento delle prospettive economiche, alimentato dagli effetti benefici della campagna vaccinale e dal massiccio piano di stimoli negli Stati Uniti. Il bazooka fiscale anti-Covid da 1.900 miliardi di dollari proposto dal presidente Joe Biden è stato approvato della Camera dei Rappresentanti, il che significa che le famiglie americane e le imprese ma anche gli stati e i governi locali vedranno arrivare altri assegni e finanziamenti. Intanto i rendimenti obbligazionari rallentano la loro salita, sebbene i timori di un’accelerazione dell’inflazione rimangano significativi. Nessuna sorpresa, invece, dal secondo meeting Bce del 2021. I tassi di interesse rimangono fermi a zero ed è stata confermata anche la dotazione complessiva nell’ambito del PEPP, il Programma di acquisto per l’emergenza, che a dicembre 2020 era stata innalzata a 1.850 miliardi di euro. Gli acquisti andranno avanti almeno fino a marzo 2022.
In questo contesto, Leonteq ha deciso di lanciare sul mercato un nuovo certificato Phoenix Autocallable con sottostante l’azione Tesla (ISIN CH0587330124). Si tratta di un prodotto pensato per affrontare l’imprevedibile congiuntura di mercato. Diversi i punti di forza, che analizzeremo nel seguente articolo. L’elemento fondamentale è il seguente: la struttura del certificato permette all’investitore grande flessibilità e resilienza anche in caso di ulteriori fasi di ribasso che potrebbero verificarsi sui mercati sia nel breve che nel medio periodo.
Il nuovo certificato emesso da Leonteq, già disponibile sul mercato EuroTLX di Borsa Italiana, ha un prezzo di emissione di 1.000 euro per strumento, scadenza massima a un anno (21 gennaio 2022), rendimento potenziale del 20% e barriera profonda al 50%. Quest’ultimo elemento, sommato al fatto che la barriera è europea, quindi con valutazione del valore del sottostante ai fini della restituzione del capitale solo a scadenza, ne fa un prodotto pensato per affrontare anche le fasi di debolezza del mercato.
Il funzionamento del Phoenix Autocallable su Tesla
Il prodotto offre agli investitori un vantaggio: l’autocallability. In pratica ogni trimestre, a partire dal 21 aprile 2021, il certificato permette il pagamento anticipato del capitale nominale (1.000 euro per strumento) più l’importo della cedola. Infatti, ad esempio, se al 21 aprile 2021 (prima data di osservazione dell’autocallability) il prezzo di chiusura ufficiale del sottostante sarà al di sopra del livello di fixing iniziale (livello di autocall trigger=100% del livello di fixing iniziale), allora il certificato con ISIN CH0587330124 verrà rimborsato, pagando il 100% del prezzo di emissione più la cedola di 50 euro per ogni strumento. L’importo della cedola condizionale aumenta di 50 euro ad ogni data di rimborso anticipato fino a un massimo di 200 euro alla scadenza (rendimento potenziale del 20% p.a.).
Alla scadenza (21 gennaio 2022), le possibilità sono due: se l’evento barriera non si verifica, ovvero se il Livello di fixing finale di tutti i sottostanti è superiore al rispettivo livello barriera (50% del livello di fixing iniziale), l’investitore riceverà il 100% del valore nominale (1.000 euro a certificato), più eventualmente la cedola di 200 euro per ogni strumento (in caso Tesla chiuda ad un prezzo superiore al suo livello di fixing iniziale). Se l’evento barriera si verifica, l’investitore riceverà un rimborso uguale al capitale nominale decurtato della performance negativa del sottostante rispetto al livello di fixing iniziale. Si ricorda, infine, che l’investitore nel prodotto non è soggetto al rischio di cambio, essendo presente l’opzione Quanto.
Il sottostante: Tesla
Tesla torna a catalizzare gli ordini d’acquisto dopo i forti ribassi delle ultime settimane. Il titolo del colosso fondato da Elon Musk torna di slancio sopra i 600 dollari. Le azioni di Tesla sono arrivate a perdere il 33% dal loro massimo storico con l’aumento dei tassi di interesse nell’ultimo mese che ha innescato una rotazione da titoli tecnologici ad alta crescita a titoli ciclici pronti a beneficiare di una riapertura economica. Secondo alcuni analisti il recente sell-off che abbiamo visto crea un’enorme opportunità di acquisto su di un titolo come Tesla, che si sta dirigendo verso l’età dell’oro dei veicoli elettrici. Gli esperti infatti prevedono che le vendite di veicoli elettrici rappresenteranno il 20% di tutte le vendite di auto a livello globale entro il 2030, un aumento significativo rispetto al 3% di oggi.
Al momento, il target price medio sul titolo Tesla indicato dal consensus Bloomberg è di 629 dollari, ossia il 10% sotto la quotazione attuale a Wall Street. Se si guarda poi alla view, 15 analisti hanno rating Buy, 14 Hold e 12 Sell. I più ottimisti pensano che la società guidata da Elon Musk potrebbe raggiungere un valore borsistico di mille miliardi di dollari prima della fine dell’anno. Questo significa che, stando alla capitalizzazione di ieri (665 miliardi), Tesla può aumentare di oltre il 50% per raggiungere quella valutazione, supponendo che le sue azioni in circolazione rimangano costanti. Per ulteriori dettagli sul certificato CH0587330124, rimandiamo alla relativa pagina sul sito di Leonteq (https://certificati.leonteq.com/isin/CH0587330124).