Leonardo aspetta dettagli piano Draghi per aumento spese militari al 2% del PIL, tra gli analisti i buy dominano
A Piazza Affari poco mossa oggi Leonardo (-0,09% a 9,286 euro) dopo che ieri il premier Draghi in audizione al Parlamento ha dichiarato che anche l’Italia alzerà la spesa militare al 2% del PIL. Non sono chiari i tempi dell’implementazione dell’aumento delle spese per la Difesa, con alcune fonti di stampa che recentemente hanno ipotizzato un incremento graduale raggiungendo l’obiettivo del 2% nel 2026-27. Leonardo genera oltre l’80% del fatturato nel business militare/governativo e lo scorso anno ha generato il 17% delle vendite in Italia e pertanto è ragionevole immaginare che sarà uno dei principali beneficiari di questa scelta.
Le scorse settimane a incrementare le spese militari in maniera considerevole era stata la Germania, con uno stanziamento di ben 100 miliardi di euro. La prospettiva è che anche altri paesi si muoveranno in questa direzione.
Alla luce della forte performance delle azioni Hensoldt dell’ultimo mese (+117% dal 23 febbraio) e del re-rating complessivo dei multipli del settore aerospaziale, oggi Equita ha alzato il prezzo obiettivo su Leonardo portandolo a 11 euro (+3%).
Da inizio anno il titolo Leonardo risulta il secondo miglior performer del Ftse Mib con +48% (la migliore è Tenaris con +51%) con buona parte del rally avvenuto nell’ultimo mese (+40%), ossia dallo scoppio del conflitto in Ucraina (24 febbraio). Alla vigilia dell’invasione da parte di Mosca il titolo Leonardo viaggiava a 6,40 euro, quasi 3 euro sotto i livelli attuali. Leonardo risulta anche tra i primi 5 performer dello Stoxx Europe 600, esattamente in quinta posizione dietro sempre a Tenaris.
Tra gli analisti monitorati da Bloomberg il 75% dice buy sul titolo Leonardo, il 20% hold e solo il 5% sell.
Guardando al bilancio 2021, il colosso della difesa guidato da Alessandro Profumo ha terminato l’anno on ricavi in crescita del 5% a 14,1 miliardi di euro, Ebita a 1,123 miliardi (+20%), e un utile netto di 587 milioni, in crescita del 142% su base annua, un flusso di cassa operativo di 209 milioni, in crescita di ben il 423% e a un valore doppio rispetto alla guidance, e ordini a 14,3 miliardi, in rialzo del 4%.