Legge Stabilità: Italia promossa da Ue, nessuna procedura
La Commissione europea ha dato il via libera definitivo alla Legge di Stabilità 2015. Nel documento di analisi dei conti pubblici presentato dal commissario Ue degli Affari economici, Pierre Moscovici, e dal vicepresidente Vladis Dombrovskis, in base al semestre europeo, non si ravvisano elementi per una procedura di infrazione. Al tempo stesso, Bruxelles avverte che per l’Italia c’è ancora lavoro da fare per correggere gli squilibri macroeconomici, che richiedono “azioni politiche determinate e monitoraggio”. Nessuna procedura quindi da parte della Commissione per il debito italiano, perché ha tenuto in conto di fattori rilevanti come le riforme, ha spiegato Dombrovskis, aggiungendo che anche il Belgio è salvo dalla procedura.
Anche la Francia si salva dalla bocciatura delle leggi finanziarie. Parigi ha però tempo fino al 2017 per riportare il suo deficit sotto il 3% del Pil (correggendolo quindi dello 0,5%, ovvero lo 0,2% in più rispetto a quanto previsto attualmente) e dovrà fare degli sforzi aggiuntivi sul deficit strutturale sia quest’anno che il prossimo. La Commissione li valuterà in corso d’opera.
Moscovici ha sottolineato che l’Italia resta nella categoria dei ‘sorvegliati speciali’ per squilibri macroeconomici, dove si trova dal 2014. Pur non aprendo procedure di infrazione sui conti pubblici, la Commissione europea ha infatti richiamato Italia e Belgio all’osservanza dal parametro europeo sul contenimento del rapporto debito-Pil. “Resta pertinente – ha avvertito Moscovici durante una conferenza stampa – e dobbiamo chiedere a questi due paesi di proseguire gli sforzi di riduzione”.