Italia: ancora al lavoro su bad bank, obiettivo superare le resistenze di Bruxelles
Il Tesoro, la Banca d’Italia e il Governo sono ancora al lavoro per la creazione della “bad bank”, il veicolo che avrebbe l’obiettivo di alleggerire i bilanci bancari dalla mole di crediti in sofferenza e aumentare il credito alle piccole e medie imprese. Secondo La Repubblica la nuova società andrebbe ad assorbire almeno 100 miliardi di euro di prestiti a debitori in difficoltà: da ricordare che a fine 2014 i crediti bancari in sofferenza hanno raggiunto quota 183 miliardi di euro.
La volontà del Tesoro, a detta del quotidiano, sarebbe quella di finalizzare il tutto entro quattro settimane e superare le obiezioni di Bruxelles dovute alla presenza pubblica nella “bad bank”. I soci del nuovo veicolo sarebbero infatti le banche, investitori privati e lo Stato. Un’ipotesi circolata qualche settimana fa parlava di una presenza pubblica limitata al 49% e quella delle banche e degli investitori privati rispettivamente al 19% e al 32 per cento.
Inizialmente la “bad bank” avrebbe un capitale pari a 3 miliardi di euro e, secondo La Repubblica, si finanzierebbe attraverso l’emissione di obbligazioni fino a circa 30 miliardi di euro. Oltre ai tecnici del Tesoro e di Bankitalia, alla “bad bank” sta lavorando anche Andrea Guerra, l’ex amministratore delegato di Luxottica.