Legge di Stabilità: non solo cuneo fiscale e service tax, possibile introduzione nuova aliquota Iva
Prende corpo la Legge di Stabilità che domani sarà approvata dal consiglio dei ministri. A 24 ore dalla sua approvazione si susseguono le indiscrezioni sui punti salienti della manovra che avrà come fulcro il taglio del cuneo fiscale. Il premier Enrico Letta ieri ha cercato di calmierare le voci che anticipano i possibili contenuti utilizzando il suo profilo Twitter: “Giornali a caccia di indiscrezioni spacciate per fatti su Legge Stabilità. Invito a leggere testo vero del cdm martedì. Il resto è solo caos”.
Nel complesso l’ammontare della manovra dovrebbe aggirarsi tra i 12 e 15 miliardi di euro, con la fetta più consistente dedicata al taglio della tassazione sul lavoro con taglio del cuneo fiscale per massimi 5 mld di euro, entità inferiore rispetto ai 10 mld chiesti da Confindustria. Lo sgravio fiscale per i lavoratori dipendenti dovrebbe arrivare il prossimo anno in un’inica soluzione in modo da rendere tandibile il ritorno in busta paga. Secondo quanto riportato dall’Ansa l’intervento che alla fine si concretizzerebbe in 200-300 euro in più in un’unica soluzione a primavera 2014. L’intervento complessivo tra lavoratori e imprese ammonterebbe a 10 miliardi spalmati però in tre anni (5 mld nel 2014, 3 mld nel 2015, 2 mld nel 2016). Il primo anno i maggiori benefici andrebbero ai lavoratori rispetto alle imprese con 55.000 euro che dovrebbe essere la soglia di reddito fino alla quale si potrà beneficiare di questo sgravio fiscale. Di contro le imprese che potranno avvantaggiarsi del minore costo del lavoro probabilmente saranno solo quelle che investono o assumono.
Altro punto caldissimo della legge di Stabilità 2014 è la service tax chiamata a sostituire sotto sembianze diverse l’Imu e la Tarsu. Ancora si starebbe discutendo circa l’entità dell’aliquota massima in modo che l’incidenza della nuova tassa comunale sia nel complesso non superiore alla metà della somma di Imu e tassa sui rifiuti. L’aliquota massima dovrebbe essere del 3 per mille o 30 centesimi di euro al metro quadro.
Possibile introduzione di quarta aliquota Iva
Tra gli altri punti caratterizzanti della finanziaria 2014 potrebbe emergere anche l’introduzione di una nuova aliquota Iva al 7%. Alle attuali 3 aliquote (4, 10 e 22%) si aggiungerebbe una al 7% verso la quale far confluire alcuni beni ora al 4% ed altri del 10%. In alternativa potrebbe andare a prendere il posto dell’aliquota al 10%.
Nelle ultime ore sta inoltre prendendo corpo l’ipotesi di possibili tagli alla Sanità.