Alitalia, giornata clou per il salvataggio. Resta un’incognita su partecipazione Air France
Nuova giornata cruciale per il futuro di Alitalia. Nel pomeriggio si riunirà il consiglio di amministrazione e l’assemblea della compagnia di bandiera italiana che dovrà esaminare e approvare la manovra finanziaria da 500 milioni di euro annunciata venerdì scorso (300 milioni a titolo di aumento di capitale e 200 milioni di nuove linee di credito da parte del sistema bancario). “Questa decisione contribuisce sicuramente a rasserenare la situazione finanziaria del vettore”. Così l’Enac dopo l’annuncio ufficiale del cda di Alitalia in merito alla ricapitalizzazione. L’ente guidato da Vito Riggio rimane tuttavia in attesa che “l’assemblea odierna dei soci ratifichi quanto deliberato e attende anche che l’Alitalia presenti un nuovo piano industriale che verrà valutato dall’ente in base a quanto previsto dal regolamento comunitario di riferimento, il numero 1008 del 2008”.
Air France: punto interrogativo sull’intervento di Parigi
E in attesa degli importanti appuntamenti in agenda oggi rimane ancora il punto interrogativo sull’intervento di Air France-Klm al piano di salvataggio di Alitalia. Secondo quanto riportato da “Les Echos” dopo l’appoggio di Poste Italiane il gruppo transalpino esige una ristrutturazione del debito. “Non si tratta di un piano definitivo – si legge nel quotidiano francese, che cita una fonte vicina al dossier – bisogna ancora trovare un accordo sulla ristrutturazione del debito e la revisione del piano industriale”.
Nonostante le pressioni del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti italiano, Maurizio Lupi, che ha vivamente invitato Air France-Klm (azionista al 25%) a sottoscrivere la sua quota di 75 milioni di euro, Les Echos rimarca che il gruppo franco-olandese ha intenzione di utilizzare il termine di un mese previsto dagli accordi per aderire al piano o diluire la propria quota all’11%. “Abbiamo approvato il piano che va nella direzione giusta, ma rimane insufficiente” aggiunge la fonte. La ristrutturazione del debito (per oltre un miliardo di euro) resta un requisito indispensabile per qualsiasi impegno definitivo.
“Io mi auguro che Air France sottoscriva l’aumento di capitale, se non lo dovesse fare il Governo cercherà prima con Air France poi con altri partner di rilanciare un settore che per il Paese è strategico”. Così il ministro Lupi nel corso di un’intervista rilasciata a Sky24.