Notizie Notizie Italia Legge di bilancio: Padoan predica prudenza, ma ipotesi taglio Irpef potrebbe tornare d’attualità

Legge di bilancio: Padoan predica prudenza, ma ipotesi taglio Irpef potrebbe tornare d’attualità

4 Settembre 2017 11:17

Entra nel vivo la discussione in seno al governo in vista della prossima legge di bilancio. La maggiore dote di crescita confermata dagli ultimi dati sul PIL dovrebbe riuscire a liberare maggiori risorse per la prossima Legge di bilancio che si gioverà anche di risorse aggiuntive facendo leva su un maggior deficit rispetto a quanto previsto nel DEF dello scorso aprile.

Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha confermato nel suo intervento al workshop Ambrosetti di Cernobbio che comunque le risorse sono limitate e da indirizzare in maniera selettiva con una chiara priorità all’occupazione giovanile.

Più deficit per finanziare la manovra

Gli interventi saranno mirati soprattutto su lavoro giovanile, famiglie e imprese. L’entità complessiva della manovra 2018 potrebbe comunque lievitare rispetto a quanto pronosticato fino a qualche settimana fa e raggiungere i 22-25 miliardi di euro anche se non tutte le coperture sono state individuate. Stando a quanto riportato da Il Corriere della Sera, mancano all’appello tra i 7 e i 10 miliardi, nonostante la manovra sarà finanziata per circa 9 miliardi da un maggior deficit. L’indebitamento netto per il 2018 dovrebbe salire all’1,8% rispetto all’1,2% stimato nel Def dello scorso aprile.

Le ipotesi taglio Irpef o riduzione cuneo fiscale per tutti

Una manovra di manutenzione con una larga fetta (15,2 miliardi di euro) destinata a disinnescare le clausole di salvaguardia, a cui si sommano 1,5-2 miliardi per finanziare i nuovi sgravi contributivi sulle assunzioni dei giovani, altri 1,2 miliardi per il rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici, 2 miliardi per le cosiddette spese indifferibili, 1-1,5 miliardi per gli incentivi del piano Industria 4.0, tra 500 milioni e un miliardo per potenziare il Rei (reddito di inclusione), almeno 500 milioni per le necessità delle Province. Un totale di 22-23 miliardi che potrebbe alla fine salire a 25 miliardi se l’esecutivo Gentiloni decidesse di rimettere sul tavolo la possibilità di un taglio dell’Irpef per il ceto medio o del cuneo fiscale per tutti i lavoratori.