Pirelli: ritorno a Piazza Affari previsto a ottobre. Politica dividendi post quotazione
Sempre più vicino il ritorno in Borsa per Pirelli. A distanza di qualche giorno dalla pubblicazione della semestrale e dell’annuncio di una nuova governance in vista della quotazione, il gruppo guidato da Marco Tronchetti Provera, tra i principali produttori mondiali di pneumatici, ha mosso un nuovo importante passo verso Piazza Affari: è stata presentata venerdì primo settembre a Borsa Italiana la domanda di ammissione a quotazione delle proprie azioni ordinarie sul Mercato Telematico Azionario (Mta), organizzato e gestito da Borsa Italiana, nell’ambito del proprio processo di inital public offering.
L’offerta pubblica – precisa la società, che ha detto addio a Piazza Affari nel 2015 dopo l’Opa obbligatoria lanciata dal fondo di investimento controllato da China National Chemical – è rivolta al pubblico indistinto in Italia, mentre gli investitori istituzionali potranno aderire esclusivamente al collocamento istituzionale. Le azioni oggetto dell’offerta di vendita saranno poste in vendita da Marco Polo International Italy, che attualmente detiene il 100% del capitale sociale della società. Il capitale sociale di Marco Polo è detenuto per il 65% da Fourteen Sundew (società di diritto lussemburghese controllata indirettamente da ChemChina), per il 22,4% da Camfin (società di diritto italiano controllata indirettamente da Marco Tronchetti Provera e partecipata da UniCredit e da Intesa Sanpaolo) e per il 12,60% da Long Term Investments Luxembourg.
Il numero complessivo di azioni oggetto dell’offerta di vendita sarà determinato in prossimità dell’avvio dell’offerta di vendita, nel cui contesto è inoltre prevista la concessione di una cosiddetta opzione Greenshoe. Si stima che l’offerta di vendita, inclusa l’opzione Greenshoe, possa avere ad oggetto fino al 40% del capitale sociale di Pirelli. È inoltre previsto che la società, si legge nel comunicato, assuma impegni di lock-up, in linea con la prassi di mercato per questo tipo di operazioni, per un periodo di 180 giorni decorrenti dalla data di avvio delle negoziazioni. In questo scenario è previsto un avvio della negoziazione delle azioni nel mese di ottobre, compatibilmente con le condizioni di mercato e subordinatamente al rilascio del giudizio di ammissione a quotazione da parte di Borsa Italiana, nonché all’approvazione del prospetto da parte della Consob.
Cedola: prevista politica dividendi con distribuzione del 40% del risultato netto
A seguito della quotazione e a partire dall’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2018, è prevista una politica dei dividendi che contempla la distribuzione del 40% del risultato netto consolidato nell’arco del piano industriale 2017 – 2020. “La possibilità di Pirelli di distribuire dividendi – precisa la società in una nota – dipende dalla sua capacità di accumulare utili e riserve distribuibili, la quale a sua volta dipende da una serie di fattori non prevedibili alla data del presente comunicato ed in parte al di fuori del controllo di Pirelli, quali l’andamento economico futuro di Pirelli, l’andamento generale dell’economia e dei settori di mercato in cui Pirelli opera. Per tale motivo, nonostante l’approvazione della suddetta politica dei dividendi, non può presupporsi la certezza che detti dividendi saranno effettivamente distribuiti, né tantomeno è possibile a priori definirne con certezza l’ammontare”.