Legge bilancio: Assonime, ‘modificarla e riproporla per evitare scontro con Commissione europea’
la Legge di bilancio al centro della giunta Assonime. L'associazione tra le società italiane per azione "ha espresso forte preoccupazione per il rischio che la manovra economica presentata dal Governo, con l'intento dichiarato di sostenere una crescita maggiore, possa invece generare una vera e propria recessione, creare tensioni nell'Eurozona e incidere negativamente sulla reputazione del nostro paese, per incapacità a mantenere gli impegni presi a livello internazionale".
Secondo Assonime, visto la legge di Bilancio non ha ancora superato il vaglio del Parlamento, "esiste lo spazio temporale per modificarla e riproporla al fine di evitare lo scontro con la Commissione Europea. La riformulazione della legge potrebbe portare ad un calo significativo dei tassi di interesse e aprirebbe nuovi spazi per una vera politica di rilancio della nostra economia".
La Giunta, presieduta da Innocenzo Cipolletta, ha inoltre discusso gli effetti negativi che l'aumento strutturale dello spread sta avendo sui vari comparti del mercato finanziario italiano, deprimendo le quotazioni di borsa, rendendo più difficile e costoso il finanziamento di imprese e famiglie e indebolendo la struttura patrimoniale e la posizione competitiva delle banche. Il rischio imminente è che l'aumento dello spread, che incide direttamente sul capitale delle banche, induca una forte restrizione del credito.
Secondo Assonime, visto la legge di Bilancio non ha ancora superato il vaglio del Parlamento, "esiste lo spazio temporale per modificarla e riproporla al fine di evitare lo scontro con la Commissione Europea. La riformulazione della legge potrebbe portare ad un calo significativo dei tassi di interesse e aprirebbe nuovi spazi per una vera politica di rilancio della nostra economia".
La Giunta, presieduta da Innocenzo Cipolletta, ha inoltre discusso gli effetti negativi che l'aumento strutturale dello spread sta avendo sui vari comparti del mercato finanziario italiano, deprimendo le quotazioni di borsa, rendendo più difficile e costoso il finanziamento di imprese e famiglie e indebolendo la struttura patrimoniale e la posizione competitiva delle banche. Il rischio imminente è che l'aumento dello spread, che incide direttamente sul capitale delle banche, induca una forte restrizione del credito.