Legge Bilancio 2018: in arrivo nuova lettera Ue. Falco Katainen: Italia dica verità sui conti

L’accusa è di quelle pesanti e arriva da quello che viene considerato tra i funzionari più falchi dell’Ue: il vicepresidente della Commissione europea Jyrki Katainen. Noto per le posizioni feree e improntate al rigore soprattutto quando si parla di conti pubblici, Katainen ha accusato i politici italiani – in particolare quelli che stanno al governo ora – di non dire la verità sulle condizioni in cui versano le finanze italiane.
Il monito arriva quasi in concomitanza con la pubblicazione dei dati sul Pil italiano del terzo trimestre, che hanno messo in evidenza una crescita, su base annua, dell’1,8%.
Ma Katainen, citando le previsioni economiche della Commissione europea diffuse qualche giorno fa, non si lascia conquistare dai numeri. E la sua critica è tanto più feroce, se si considera che, a suo avviso, l’Italia non starebbe dicendo come stanno le cose in vista (o a causa?) delle elezioni politiche dell’anno prossimo:
“Dobbiamo essere onesti, dobbiamo far sì che i cittadini conoscano quale sia la situazione attuale, però dobbiamo essere onesti specialmente in quelle situazioni in cui si va alle elezioni. La gente merita di conoscere la situazione per poi decidere liberamente ciò che vuole decidere”. Anche perchè, fa notare, in ballo ci sono la “salute dell’economia italiana” e il “futuro del welfare”.
Per Katainen la verità che l’Italia starebbe nascondendo sarebbe la seguente:
“La situazione in Italia non sta migliorando. Ancora: “I conti dell’Italia non stano migliorando”.
La prova?
“Le cifre pubblicate la scorsa settimana nelle previsioni economiche mostrano chiaramente una deviazione dagli obiettivi di medio termine per quanto riguarda il saldo strutturale”.
Dalle stime snocciolate lo scorso 9 novembre emerge di fatto il peggioramento del deficit strutturale nel 2017.
A tal proposito lo stesso giorno erano arrivate le rassicurazioni del Commissario Ue agli Affari economici e monetari, Pierre Moscovici, che aveva affermato che non ci sarebbero state conseguenze procedurali.
Conseguenze invece ci saranno, visto che la Commissione europea, dopo aver emanato un giudizio parziale sulla Legge di Bilancio del 2018, il prossimo 22 novembre, invierà una nuova lettera di chiarimenti all’Italia, in vista di un verdetto finale che arriverà poi a maggio, comunque dopo le elezioni.
L’aspra critica di Katainen è arrivata nel corso di una conferenza stampa indetta al termine della riunione del collegio dei commissari a Strasburgo. Il vice presidente Ue ha risposto a una domanda sull’intenzione della Commissione Ue di inviare una nuova lettera all’Italia, visto il peggioramento del deficit strutturale. Il falco ha risposto: “Ne saprete di più la prossima settimana” (appunto il prossimo 22 novembre).
La pesante critica sembra dare ragione a tutti coloro che, in vista dell’appuntamento del voto in Italia, diffondono previsioni decisamente allarmanti.
E’ il caso dell’alert arrivato nelle ultime ore dalla divisione di ricerca di HSBC – che spiega, tra l’altro, il motivo per cui l’Italia sarebbe maggiormente vulnerabile a un eventuale apprezzamento dell’euro rispetto ad altri paesi membri dell’Eurozona – ma anche del grafico di Goldman Sachs, da cui emerge fino a che punto l’assist dello scudo BTP della Bce sarà ridotto a carico dell’Italia.
Eppure c’è qualcuno che starebbe scommettendo, nonostante tutto, sull’Italia. Si tratta della stessa JP Morgan Asset Management, come emerge dalle dichiarazioni di Nick Gartside, responsabile investimenti internazionali della divisione di reddito fisso, forex e commodities.
In un’intervista rilasciata a Reuters, Gartside ha detto di essere bullish sui bond italiani, proprio per quel miglioramento dei fondamentali economici del paese che Katainen non vede, e che invece, secondo l’esperto, è evidenziato anche dal recente upgrade di S&P.
“La crescita dell’Italia non sarà super solida, ma la direzione è cambiata e noi riteniamo che si tratti di una storia (di crescita) reale”, ha detto Gartside.
Dal canto suo, il ministro dell’Economia e delle finanze Pier Carlo Padoan, ha ribadito che “la legge di Bilancio è una legge solida, utile al Paese e conforme alle regole”.
E a Katainen ha preferito rispondere con il silenzio:
“Non rispondo a Katainen, ma rispondo con quanto ho già detto molte volte in passato: con la commissione c’è un rapporto di collaborazione continua, se ci saranno osservazioni sulla legge di Bilancio, ne terremo conto”.