La Le Pen sale pericolosamente nei sondaggi, spread ed euro sotto pressione
Crescono i timori legati a una possibile vittoria di Marine Le Pen nelle prossime elezioni francesi. Gli ultimi sondaggi rendono sempre meno remota la possibilità di un’affermazione anche al secondo turno della leader del Front National con il gap rispetto a Macron e Fillon, in caso di ballottaggio con l’uno o con l’altro, che si è ridotto ulteriormente.
La candidata presidenziale francese Marine Le Pen, ferma sostenitrice dell’uscita dall’Unione Europea da parte della Francia, stando agli ultimi sondaggi vincerebbe nettamente al primo turno (23 aprile) con consensi pari al 28%, mentre Fillon è al 20 per cento e Macron è sceso al 17% (rilevazione di OpinionWay per Les Echos, Radio classique e Orpi). Spicca soprattutto come aspetto preoccupante per i mercati la prospettiva di un ballottaggio molto serrato con la Le Pen che non risulta più sconfitta in partenza.
Distanze ridotte in caso di ballottaggio Le Pen-Fillon
La candidata del Front National al ballottaggio uscirebbe sconfitta con il 44% dei voti contro il 56% del leader della destra François Fillon. Due settimane fa l’ex premier francese poteva contare sul 62% di voti. Contro Macron invece la Le Pen si fermerebbe al 42%.
“Il vantaggio di Fillon e Macron al secondo turno si è ristretto parecchio e non è troppo lontano da entrare nei margini di errore dei sondaggi (quello sul referendum italiano è risultato errato di oltre 10 punti)”, rimarca Giuseppe Sersale, Strategist di Anthilia Capital Partners.
Spread sale ancora
Lo spread tra Btp e Bund si è riportato non lontano da quota 200 punti base (196 punti base il picco di questa mattina), mentre quello tra Oat e Bund è sopra quota 80 nei pressi dei massimi dal 2011.
Debole l’euro con cross a ridosso di quota 1,05 sui minimi a sei settimane nonostante gli ottimi riscontri arrivati ieri dagli indici Pmi che preannunciano una buona crescita economica nel primo trimestre dell’anno. Oltreoceano focus sull’uscita stasera dei verbali della riunione di inzio mese della Federal Reserve con il mercato che guarda a possibili indici circa il ritmo di aumento dei tassi di interesse.