Le Borse ripiegano nel finale, l’incubo svalutazioni torna a far paura

Una serie di rumor di nuove svalutazioni nei bilanci di alcune banche europee hanno spento gli entusiasmi per un ritrovata tranquillità dei mercati azionari che si è rivelata solo effimera. Le indiscrezioni hanno colpito soprattutto le banche di Olanda e Belgio, dopo che un report di Dresdner Kleinwort ha rafforzato timori mai del tutto sopiti sul mercato. Gli analisti tedeschi hanno infatti indicato di attendersi nuove svalutazioni per Fortis nel corso del 2008, riducendo il giudizio sul titolo da buy a add e ponendo Ing e Dexia tra i titoli “non attraenti”. Indiscrezioni circolate sul mercato parlano addirittura di profit warning in arrivo per Fortis e Ing. La buriana si è istantaneamente diffusa su tutti i bancari del Vecchio continente, che hanno trascinato al ribasso indici che si erano mantenuti in positivo fino a un’ora dal termine delle contrattazioni.
Le Borse hanno così chiuso in negativo, guidate da Amsterdam, scesa dell’1,26%. Il Dax tedesco ha chiuso sulla parità (-0,06%), in leggero calo il Ftse100 (-0,12%) e il Cac40 (-0,80%). A Milano hanno pagato dazio soprattutto le blue chip. L’S&P/Mib ha chiuso in calo dello 0,12% a 34197 punti, mentre il Mibtel ha guadagnato lo 0,39%. Anche in Italia i titoli peggiori sono alla fine risultati i bancari, Unicredit (-2,4 a 4,98 euro), Banco Popolare (-3,2% a 13,07 euro), Ubi Banca e Mps hanno registrato un calo vicino al 2%