Le Borse europee viaggiano prudenti, pesante Tokyo. A Milano giù Fiat e Atlantia
A Piazza Affari regna la cautela dopo le vendite che hanno colpito i principali listini asiatici, con il Nikkei che ha lasciato sul parterre circa 2 punti percentuali. A frenare la piazza nipponica i timori sempre più crescenti di un rallentamento della Cina, la prima economia dell’area. La debolezza dell’economia globale è stata invece certificata ieri dal Fmi che ha rivisto al ribasso le sue stime sul Pil mondiale nel biennio 2012-2013. Secondo le nuove stime, la crescita globale sarà quest’anno del 3,3% e del 3,6% l’anno prossimo. Sul 2012 la stima è stata abbassata di 0,2 punti percentuali, sul 2013 di 0,3 punti.
La Grecia è tornata sotto i riflettori dopo la visita di Angela Merkel ad Atene, che ieri ha vissuto una giornata di tensione pura. Ora gli investitori attendono il rapporto della Troika e una nuova manovra di austerity del governo Samaras, necessaria per sbloccare la tranche di aiuti internazionali da 31 miliardi di euro. Due le scelte importanti negli ultimi giorni da parte dei leader europei: lunedì è diventato ufficialmente operativo il nuovo fondo salva-Stati ESM, mentre ieri l’Italia ha detto sì alla cooperazione rafforzata sulla Tobin Tax, la tassa sulle transazioni finanziarie caldeggiata da Francia e Germania.
In questo quadro nei primi scambi di giornata le piazze finanziarie del Vecchio Continente si muovono vicino alla parità: a Francoforte il Dax guadagna lo 0,1%, a Parigi il Cac è invariato, a Londra il Ftse 100 cede lo 0,1%, a Madrid l’Ibex 35 avanza dello 0,2%. Stesso trend a Piazza Affari, dove l’indice Ftse Mib viaggia sulla parità in area 15.500 punti, mentre il Ftse All Share avanza dello 0,10% a 16.430 punti.
Sul listino milanese pesano i giudizi delle case d’affari e delle agenzie di rating: Atlantia e Terna cedono circa 1 punto percentuale e su entrambe le società Citigroup ha tagliato il giudizio a sell. Fiat cede invece oltre l’1,5%. Sul Lingotto si è abbattuta la scure di Moody’s che ha tagliato il rating a Ba3 da Ba2 per riflettere l’andamento del mercato europeo delle quattro ruote.