Le Borse consolidano i guadagni. O’Neill (ML) fa la Cassandra. A marzo la musica cambierà
Si regalano una seduta dal sapore di altri tempi le Borse europee. Dopo una partenza in timido rialzo, i listini del Vecchio Continente hanno progressivamente preso slancio e nel pomeriggio consolidato i rialzi, nonostante i dati proveniente dall’economia tedesca. Non ha frenato il sentiment il dato degli ordini delle fabbriche della Germania che hanno registrato un netto calo nel mese di dicembre, a causa di un rallentamento della domanda estera di beni, e sono crollati del 3,4% dopo il balzo del 5,2% di novembre. La contrazione è oltre il doppio delle stime, fissata dagli analisti all’1,5%.
A gravare sul dato è stato soprattutto il calo del 4,2% registrato dagli ordinativi esteri, mentre quelli interni sono calati del 2,4%. Con la partenza positiva di Wall Street, Londra segna un progresso dello 0,76%, Francoforte dello 0,95% e Parigi dell’1,02%. A Piazza Affari il Ftse Mib, dopo essere arrivato a guadagnare oltre un punto percentuale, è in rialzo dello 0,80% a 22.800 punti. “C’è un bisogno urgente di rafforzare il Patto di stabilità e di crescita dando maggiore enfasi ai criteri del debito e imponendo prima, e in modo più consistente, sanzioni” ai paesi che violano le regole. Ha tuonato il presidente della Bundesbank, Axel Weber, durante un intervento tenuto oggi a Tallin (Estonia) sul tema l’Europa e l’euro, cercando di richiamare all’ordine gli investitori.
I mercati hanno ascoltato il messaggio e reagito con una scrollata di spalle. Da inizio è tornato il bel tempo sui listini di Eurolandia e secondo Bill O’Neil, alla guida del team investimenti per l’Europa, il Medio oriente e l’Africa di Merrill Lynch Wealth Management e autore di Merrill Lynch Wealth Management Year Ahead 2011, le previsioni dovrebbero confermarsi stabili fino a marzo. Almeno fino al 9 marzo. Non è un data scelta a caso. Quel giorno è in calendario un nuovo consiglio straordinario Ue, in cui dovrebbero essere finalizzate le riforme da apportare al fondo di stabilità dei paesi euro.
Secondo l’esperto le sorprese sono dietro l’angolo. “La situazione non è disastrosa e non prevediamo un peggioramento sulla crisi del debito, ma tutto l’ottimismo che si respira sulle Borse è mal riposto: arriveranno delusioni sul fronte della messa a punto del nuovo Fondo di stabilità”, avverte sibillino il guru della Merrill Lynch. Il motivo? “Uscire dalla crisi del debito sovrano si tradurrà in un’azione che procederà per tentativi. Quindi al di là delle discussioni in corso sul potenziamento del fondo Salva-stati e della possibilità che la Bce possa comprare bond sul mercato dei periferici, esiste la realtà con la possibilità che ci vorranno anni per implementare al meglio le misure anti-crisi”.
Risultato: da marzo in poi le Borse secondo O’Neill potrebbero nuovamente risvegliarsi nell’incubo della crisi e inviare segnali di nervosismo. “Sarà il Sud d’Europa a sottoperformare sotto le pressioni sia della crisi del debito sia dei finanziari. Malgrado la ripresa tedesca abbia superato le aspettative nel corso del 2010 grazie al traino della domanda dei mercati emergenti, molti paesi dell’Eurozona – in particolare Spagna, Francia e Italia – continuano a sopravvalutare il proprio potenziale di crescita. La debolezza delle economie periferiche compromette le prospettive di tutta la regione e dell’euro”, prevede l’esperto, convinto che il pesante retaggio della crisi finanziaria abbia lasciato in eredità pesanti squilibri.
In questo senso “le risposte della politica saranno di fondamentale importanza: il meglio che possiamo aspettarci è un aumento della pressione fiscale nei Paesi occidentali e un aggiustamento del tasso di cambio nelle grandi economie di sviluppo”. Operativamente nel 2011, O’Neill suggerisce di costruire un portafoglio all’insegna della diversificazione. “Malgrado la ripresa sia ormai consolidata, gli squilibri tra i diversi mercati mondiali alimentano grandi incertezze – segnala – . Vista la possibilità di interventi estremi di politica monetaria, è essenziale che gli investitori valutino attentamente l’adeguatezza della diversificazione dei loro portafogli”. Mercati emergenti a minore capitalizzazione, i titoli del Regno Unito e le grandi aziende europee rappresentano a suo avviso oggi le migliori opportunità di investimento in titoli azionari. A livello settoriale, invece i comparti energetico (inclusi petrolio e gas naturale) e delle telecom offrono prospettive particolarmente interessanti.