Le banche trascinano Piazza Affari, il Ftse Mib rivede i 13.000 punti. Spread sotto 450 punti
Le banche sostengono la corsa dell’indice Ftse Mib, che nella seduta odierna ha toccato un massimo sopra la soglia dei 13.000 punti. Il quadro di fondo resta molto incerto, con la Grecia e la Spagna costantemente monitorate dagli operatori. Oggi, però, dopo diverse sedute di vendite incessanti, il comparto bancario è tornato a brillare a Piazza Affari: Intesa SanPaolo guadagna il 6,15% a 1,058 euro, Unicredit il 5,40% a 2,632 euro, Banco Popolare il 5% a 0,945 euro, Unicredit il 5,30% a 2,63 euro, Popolare di Milano il 4% a 0,326 euro, Monte dei Paschi il 3,95% a 0,205 euro. E così l’indice Ftse Mib mostra un rialzo di circa 2 punti percentuali in area 13.000 punti.
A sostenere le quotazioni le indiscrezioni circolate nel fine settimana, secondo cui i leader europei starebbero lavorando a un piano per salvare l’euro attraverso la costituzione di un fondo salva-banche. Il piano prevedrebbe un maggiore controllo sui bilanci nazionali e dunque una minore sovranità dei singoli Paesi e una maggiore vigilanza a livello europeo sulle banche, per raggiungere una maggiore integrazione politica istituzionale a livello europeo. Indiscrezione smentita dal portavoce Ue: non esiste un piano segreto ma si sta lavorando ad una road map per rafforzare e approfondire l’unione monetaria.
Si allentano le tensioni anche sul mercato obbligazionario, dove lo spread Btp-Bund è sceso sotto quota 450 punti base dai 468 punti base toccati nei primi scambi di giornata. Il rendimento del bond decennale italiano è ora pari al 5,66%.