Notizie Dati Macroeconomici Lavoro Usa migliore delle attese. La Fed resta alla finestra

Lavoro Usa migliore delle attese. La Fed resta alla finestra

6 Giugno 2025 15:55

Mercato del lavoro americano in rallentamento a maggio, ma con numeri migliori delle attese. Come dimostra soprattutto il dato sulle nonfarm payrolls (+139mila contro +126mila del consensus Bloomberg).Il tasso di disoccupazione non ha subito scossoni, restando stabile al 4,2%.

Numeri non brillanti, ma che non sono in grado di impattare (almeno per ora) sulle prossime mosse della Federal Reserve (Fed) che a giugno dovrebbe mantenere i tassi ancora in pausa. Settimana prossima nuovo test per Powell, con la pubblicazione dell’inflazione Usa (in uscita mercoledì 11 giugno).

Nonfarm payrolls oltre le attese, disoccupazione stabile al 4,2%

Osservando nel dettaglio i dati appena pubblicati, le nuove buste paga nel settore non agricolo sono state 139.000, oltre le aspettative del mercato che indicava 126.000 nuovi posti di lavoro. Dati che si raffrontano con la pubblicazione di aprile pari a 147.000 (dato rivisto da 177.000). Un rallentamento che è in ogni caso segno che la guerra commerciale di Trump sta iniziando a intaccare un mercato del lavoro statunitense resiliente. Stabile il tasso di disoccupazione al 4,2%. Dal punto di vista dei salari medi orari emerge una crescita dello 0,4% su base mensile, oltre le attese pari a +0,3%, e una risalita dal 3,8% al 3,9% su base annua, a fronte del 3,7% del consensus.

Da segnalare, infine, la revisione al ribasso delle cifre dei mesi scorsi (-95 mila posti di lavoro in totale rispetto alle stime precedenti). Il dato di marzo è stato rivisto al ribasso di 65 mila unità a +120mila, quello di aprile di 30 mila a +147mia. Il tasso di partecipazione alla forza lavoro si è attestato al 62,4%.

Dati che non spostano le scelte della Fed

“La crescita dell’occupazione più forte del previsto e un tasso di disoccupazione stabile evidenziano la resilienza del mercato del lavoro statunitense nonostante gli shock recenti. Poiché la Fed è concentrata sulla gestione dei rischi legati all’inflazione, il report di oggi sull’occupazione, migliore del previsto, non modificherà in modo significativo l’approccio cauto della Banca Centrale. Ci aspettiamo che la Fed mantenga invariati i tassi durante il meeting di questo mese e riteniamo che sia necessario un rallentamento dei dati sul mercato del lavoro affinché la Fed possa continuare il suo ciclo di allentamento”, commenta Lindsay Rosner, head of Multi-Sector Fixed Income Investing di Goldman Sachs Asset Management.

“Il mondo del lavoro incomincia a evidenziare qualche debolezza, in particolare con le forti revisioni al ribasso dei mesi precedenti, aumentando i dubbi sull’effettiva forza dell’ultimo periodo. Crediamo che questi dati non dovrebbero, tuttavia, modificare le scelte della Federal Reserve in politica monetaria nel prossimo meeting Fomc (17/18 giugno). Riteniamo altamente probabile che il presidente della Fed, Jerome Powell, possa mantenere i tassi di interesse sui livelli attuali (4,25%-4,50%)“, afferma Filippo Diodovich, senior market strategist di IG Italia.

“Nel complesso, un risultato piuttosto soddisfacente, data la debolezza riscontrata nelle componenti occupazionali delle principali indagini aziendali, ma i rischi sono sempre più orientati verso una crescita più moderata dell’occupazione nei prossimi mesi”, afferma James Knightley, chief international economist Usa di ING, indicando che “finché non ci sarà chiarezza sulla direzione che l’economia sta prendendo, la Fed manterrà la sua politica monetaria invariata, con scarse prospettive di una modifica dei tassi prima del quarto trimestre“.