Notizie Lavoro Il lavoro si fa sempre più agile, il futuro sarà lavorare a distanza

Il lavoro si fa sempre più agile, il futuro sarà lavorare a distanza

6 Febbraio 2014 11:21

Il lavoro si fa sempre più agile e il futuro sarà lavorare da casa, al bar, in un centro di co-working oppure in spiaggia o su una barca a vela, insomma ovunque si voglia. Risparmiando il tempo per gli spostamenti, limitando il traffico delle città e dunque l’inquinamento e aumentando la produttività dei lavoratori che essendo più liberi si sentono più motivati. La tendenza, ormai diffusa in Europa, viene promossa oggi nella prima Giornata del lavoro agile, organizzata dal Comune di Milano. Secondo Regus, che ha condotto su più di 26.000 dirigenti aziendali in 90 paesi, gli impiegati ancora legati alla scrivania dell’ufficio rappresenteranno presto una sparuta minoranza e il 48% di loro lavora già in remoto per almeno la metà della propria settimana lavorativa. In Italia questa nuova modalità professionale è ancora poco diffusa, ma si dovrà diffondere se si vogliono abbassare i costi e dare la possibilità alle persone di conciliare famiglia e lavoro. Però si vedono i primi segnali in questa direzione: circa la metà dei dirigenti (il 47%) lavora in modo flessibile per almeno metà settimana e il 76% delle aziende italiane ha registrato un aumento della produttività a seguito dell’adozione di pratiche di lavoro agile, come la facoltà dei dipendenti di scegliere dove e quando lavorare. Questi vantaggi derivano probabilmente dal fatto che il 66% degli intervistati afferma di sentirsi più attivo e motivato con il lavoro flessibile.
Commentando lo studio, Mauro Mordini, general manager di Regus in Italia, afferma: “Ogni giorno circa 900.000 persone si recano a Milano per raggiungere il luogo di lavoro, raddoppiando quasi il numero degli abitanti. Molti impiegati però non hanno più bisogno di viaggiare quotidianamente per raggiungere una sede di lavoro fissa, perché smartphone, tablet, portatili e applicazioni basate sul cloud consentono di connettersi con flessibilità e in modalità remota”. “I pendolari, quindi, dovrebbero poter utilizzare le tecnologie esistenti per lavorare in una sede più pratica e comoda: a casa, in “luoghi terzi” o nel business centre più vicino. In questo modo risparmierebbero denaro, tempo e lo stress dovuto agli spostamenti; inoltre, città come Milano trarrebbero vantaggio dalla minore congestione del traffico e dal minore inquinamento dovuto agli scarichi delle auto. È una soluzione ecologica, pratica ed economica per tutti, e consente di lavorare in maniera più produttiva”.