Notizie Certificates L’auto di lusso continua a sfrecciare ad alta velocità. Come posizionarsi con un Cash Collect

L’auto di lusso continua a sfrecciare ad alta velocità. Come posizionarsi con un Cash Collect

Pubblicato 15 Novembre 2023 Aggiornato 22 Novembre 2023 11:33

Le vendite di auto di lusso sono in forte crescita: è questo il dato che emerge, in maniera piuttosto chiara, dall’ultima tornata di conti dei colossi europei. Non è una novità il fatto che il settore “luxury” dimostri una notevole floridità anche in tempo di crisi, fermo restando che il mercato delle automobili sta facendo comunque registrare dei netti segnali di ripresa a livello generale. I brand del lusso, come Ferrari e Porsche (gruppo Volkswagen), hanno fatto registrare dei tassi di crescita superiori rispetto a tanti altri, segno evidente del fatto che questa fascia di mercato continua sia ad essere molto gettonate sia risentire meno di tutte della crisi.

Ferrari: batte le stime nel 3Q e alza la guidance per il full year

Il Cavallino ha stupito ancora una volta gli analisti, riportando un set di risultati oltre le attese e incrementando ulteriormente la guidance per l’intero esercizio. Nel terzo trimestre del 2023 il Cavallino ha registrato un fatturato di 1,54 miliardi di euro, in aumento del 24% e superiore alle previsioni degli analisti. Il consensus di Bloomberg stimava infatti un giro d’affari mediamente pari a 1,47 miliardi. L’utile netto adjusted è pari a 332 milioni, in miglioramento del 46% (stima 292,8 milioni), con un EPS diluito rettificato di 1,82 euro rispetto a 1,23 del terzo trimestre 2022 e a 1,61 delle previsioni. Continua la tendenza positiva delle consegne di auto che ha registrato un aumento tendenziale dell’8,5% a 3.459 unità, rispetto alle 3.415 stimate.

Contrariamente a quanto previsto dagli analisti, Ferrari è stata in grado di aumentare ulteriormente le previsioni per il full year, già migliorate in occasione della precedente trimestrale. Ora la società di Maranello prevede ricavi netti per circa 5,9 miliardi, contro i 5,8 della guidance precedente, e un Ebitda adjusted superiore a 2,25 miliardi, contro la precedente stima nel range 2,19-2,22 miliardi. Per quanto riguarda l’utile diluito adjusted per azione, la guidance è stata incrementata dalla forchetta di 6,25-6,4 euro ad almeno 6,55 euro.

Porsche: ricavi e utili in crescita, guidance confermata

Porsche ha confermato le previsioni per il 2023 dopo aver riportato un aumento del fatturato e dell’utile operativo, con le consegne che nel periodo sono aumentate del 9,6% raggiungendo i 242.722 veicoli.

Il costruttore tedesco di auto sportive nel periodo tra gennaio e settembre ha registrato un fatturato in aumento del 12%, raggiungendo quota 30,13 miliardi di euro. La società che è controllata da Volkswagen ha spiegato il dato con la buona domanda riscontrata in Europa, negli Stati Uniti e nei mercati emergenti, ma hanno inciso anche la diversificazione delle vendite e la crescente domanda di personalizzazione. In Cina però le consegne sono diminuite del 12% nei primi nove mesi dell’anno. L’utile operativo dei nove mesi è aumentato del 9% raggiungendo quota 5,5 miliardi.

Alla luce dei risultati, Porsche ha confermato le sue previsioni per il 2023, con l’attesa di un ritorno operativo sulle vendite tra il 17% e il 19%. La stima si basa su un obiettivo di fatturato tra 40 e 42 miliardi di euro.

Volkswagen: ordini “a livelli elevati” nei 9 mesi

Il gruppo Volkswagen registra una crescita delle consegne e dei ricavi nei primi nove mesi del 2023. Le consegne, si legge in una nota, sono aumentate dell’11% su base annua a 6,7 milioni di veicoli. mentre il fatturato è cresciuto del 16% a 235,1 miliardi di euro. Alla fine del terzo trimestre del 2023 il volume degli ordini si è mantenuto al livello “elevato” di 1,4 milioni di veicoli solo in Europa occidentale. Le consegne di veicoli elettrici a batteria (Bev) in sono aumentate del 45% a 531.500 veicoli nei primi nove mesi (la quota Bev delle consegne totali è cresciuta al 7,9% nei primi nove mesi).

“Nel complesso, siamo su una strada solida e abbiamo nuovamente aumentato i volumi di vendita e i ricavi nel terzo trimestre. Non possiamo tuttavia ritenerci soddisfatti della nostra redditività, che nel terzo trimestre è stata inferiore ai nostri obiettivi ambiziosi. Ora ci stiamo concentrando sull’implementazione sistematica del piano in 10 punti e sui nostri programmi di performance cross-brand”, ha detto Arno Antlitz, Cfo e Coo del gruppo Volkswagen.

Alla luce dei risultati Volkswagen ha aggiornato le previsioni per il 2023 e ora prevede che il risultato operativo prima degli effetti straordinari sarà attorno al livello dell’anno precedente (22,5 miliardi di euro). Il cash flow dell’auto è atteso fra 35 e 40 miliardi di euro. Le vendite di veicoli sono attese a 9-9,5 milioni di unità, con ricavi superiori del 10-15% rispetto allo scorso anno.

Rendimento annuo del 10,2% con barriera premio al 50%

Un modo alternativo di investire sul settore dell’auto di lusso è quello di utilizzare i certificati d’investimento, come i Low Barrier Cash Collect Callable targati BNP Paribas, emessi di recente sul SeDeX di Borsa Italiana. Questi Certificate sono strutturati su panieri Worst Of di azioni ed offrono potenziali premi mensili con effetto memoria tra lo 0,70% (8,40% p.a.) e l’1,48% (17,76% p.a.) dell’Importo Nozionale e hanno barriere a scadenza e premio che coincidono, poiché fissate entrambe fino al 35% del valore iniziale dei sottostanti.

I panieri dei 20 certificati della nuova serie sono costruiti per permettere all’investitore di prendere posizione tramite un unico strumento su alcune tra le più importanti realtà finanziarie ed industriali italiane e internazionali, seguendo un approccio tematico e consentendo di puntare sui titoli di diversi comparti economici. Tra questi troviamo anche il prodotto (ISIN NLBNPIT1UX17) per prendere posizione sul settore dell’automotive con il paniere formato da tre big europei del calibro di Ferrari, Porsche e Volkswagen, che pagherà un premio mensile pari allo 0,85% dell’Importo Nozionale (0,85 euro pari al 10,2% annuo) ad ogni data di valutazione intermedia in cui il valore di tutte le azioni sottostanti è maggiore o uguale al livello barriera premio, posto al 50%.

Inoltre, a partire dal mese di dicembre 2023, entra in gioco l’effetto memoria che permette all’investitore di ricevere, a una data di valutazione mensile, un premio cumulativo comprendente tutte le cedole non pagate precedentemente, se a tale data di valutazione sono soddisfatte le condizioni per ricevere il premio.

La Callability e scenari a scadenza

Inoltre, la novità di questa emissione è data dalla Callability che consente all’Emittente, a partire dal sesto mese di vita, di richiamare anticipatamente i Certificate rimborsando il 100% dell’importo nozionale (100 euro). Questa emissione si differenzia dunque dalle precedenti emissioni di Low Barrier che prevedevano la scadenza anticipata qualora, nelle date di valutazione intermedie, tutti i sottostanti fossero al di sopra del loro rispettivo valore iniziale. Infatti, in questo caso, la Callability rappresenta una facoltà dell’emittente, a prescindere dall’andamento delle azioni sottostanti. Il preavviso è di almeno tre giorni lavorativi prima della corrispondente data di rimborso anticipato.

Quando e se il certificate giungerà a scadenza (5 ottobre 2026), si prospettano due possibili scenari:

  1. se la quotazione di tutte le azioni è pari o superiore al livello barriera a scadenza (50% del valore iniziale dei sottostanti), il Certificate rimborsa l’importo nozionale (100 euro) più il premio (0,85 euro) con effetto memoria;
  2. se la quotazione di almeno uno dei sottostanti è inferiore al livello barriera a scadenza (50% del valore iniziale dei sottostanti), il Certificate paga un importo commisurato alla performance della peggiore azione (con conseguente perdita, parziale o totale, del capitale investito).

I giudizi degli analisti sui titoli del paniere

Il consensus raccolto da Bloomberg sui tre titoli del paniere, che riportiamo nella tabella qui sopra, è sostanzialmente positivo. Più della metà degli analisti che seguono Ferrari e Volkswagen consigliano l’acquisto (buy), mentre il resto consiglia di mantenere la azioni in portafoglio (hold) e solo una piccola minoranza dice di vendere (sell). Su Porsche, la maggior parte degli analisti suggerisce l’hold, mentre i restanti consigliano il buy e solo uno dice sell. Inoltre, il target price medio indica che attualmente questi titoli appaiono sotto-prezzati e dai quali gli analisti si aspettano potenziali upside entro i prossimi 12 mesi.

Questo rende i sottostanti del paniere idonei a strategie con un Certificate Low Barrier Cash Collect Callable, ovvero per chi ha una visione laterale o moderatamente rialzista di un determinato settore (in questo caso il settore dell’automotive) per ottenere un rendimento interessante al momento della Callability a facoltà dell’Emittente oppure alla fine della vita del prodotto (dopo tre anni).

 

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