L’analista più ribassista su Tesla alza il target in attesa della trimestrale, ma vede titolo estremamente sopravvalutato. Ecco perchè
L’analista più ribassista di Wall Street su Tesla si mostra abbastanza ottimista per quanto riguarda i conti del colosso delle auto elettriche in uscita questo mercoledì a mercati chiusi.
Gordon Johnson, analista di GLJ Research, si aspetta numeri solidi del secondo trimestre della società guidata da Elon Musk. Detto ciò rimangono alcuni punti interrogativi importanti da chiarire riguardo i costi e la contabilità si Tesla.
L’analista di GLJ Research ha aumentato il suo target price a 73 dollari da 67 dollari per azione. Si tratta di livelli circa il 90% al di sotto rispetto al valore attuale del titolo Tesla. Johnson è ormai da anni l’analista più “bearish” di Wall Street che copre Tesla.
Secondo Gordon Johnson la casa automobilistica pubblicherà utile per azione pari a 2,58 dollari per azione in calo rispetto ai 3,22 dollari registrati nel primo trimestre del 2022. Il motivo del calo degli utili è il problema legato alle minori consegne a causa dei blocchi della produzione in Cina, che ha limitato notevolmente la produzione di Tesla. I numeri di Johnson sono comunque abbondantemente sopra le stime di Bloomberg che si aspetta utile per azione pari a 1,49 dollari.
Dunque Johnson proietta un buon secondo trimestre, ma rimane un ‘orso’ in quanto crede che i guadagni di Tesla siano aiutati da una contabilità aggressiva. Secondo lui le vendite fluttuanti, i costi generali e amministrativi, noti come SG&A, sono una preoccupazione.
Ecco il consensus Bloomberg per il secondo trimestre di Tesla
Utile per azione rettificato 1,83 dollari
Utile per azione: 1,49 dollari
Ricavi: 16,88 miliardi di dollari
Capex: $ 1,61 miliardi di dollari
Consegne: 257.824 unità
Consegne del modello S/X : 14.906 unità
Consegne del modello 3/Y: 236.662