Lagarde avverte contro crash da Brexit. Ma per questo strategist la Brexit è fallita
Christine Lagarde, numero uno del Fondo Monetario Internazionale, avverte il Regno Unito sul rischio di trasformare il processo di divorzio dall’Unione europea in una “Brexit” da “crash”. In particolare, Lagarde ha lanciato un appello affinchè le trattative tra Londra e Bruxelles siano il più possibile prevedibili e non alimentino in modo eccessivo il senso di incertezza già presente.
Lagarde: Brexit sia prevedibile
Alla domanda su quale sia la differenza tra soft e hard Brexit, Lagarde ha così risposto:
“Esiste una grande differenza tra l’imprevedibilità e l’incertezza da un lato, che creano una situazione appunto di incertezza, e una transizione prevedibile verso un nuovo status. Chiaramente, ciò che è più prevedibile, più certo, può essere calibrato, anticipato, avvenire attraverso un processo di transizione, e dunque confermarsi più affidabile e più sicuro per la gente e per l’economia”.
Lagarde è stata intervistata dalla Cnbc a margine del meeting dell’Ecofin che si è tenuto oggi a Lussemburgo.
L’alert Fmi su rischio stabilità finanziaria globale
Ad aprile, il Fondo Monetario Internazionale aveva lanciato un allarme proprio sul rischio imprevedibilità legato alla Brexit, definendolo rischio per l’intera stabilità finanziaria globale. In quell’occasione, l’istituzione di Washington aveva comunicato di prevedere una crescita del Pil del Regno Unito del 2% nel 2017, prima di un rallentamento al ritmo +1,5% nel 2018.
Sempre la Cnbc, dopo i risultati disastrosi (per la premier britannica) delle elezioni dello scorso 8 giugno ha fatto riferimento al caso di uno strategist, Andrew Freris, amministratore delegato di Ecognosis Advisory, che ha deciso di scommettere contro la Brexit.
“La Brexit è morta. Entro sei mesi, Theresa May sarà fuori (..) Non avremo una Brexit soft o hard. Non avremo proprio la Brexit”.
Di conseguenza Freris ha detto, guardando a un orizzonte di sei mesi circa, di essere bullish sia verso la sterlina che verso l’indice Ftse 100 della borsa di Londra e si è definito “bullish in modo colossale” per l’Unione europea.
Una volta fallito il divorzio, infatti, Freris ritiene che Bruxelles avrà un’arma in più per avvertire quelle nazioni che vorranno considerare l’opzione di un’uscita dal blocco.