La7: Cairo, entro giugno il piano industriale. La linea editoriale va bene. In arrivo nuove testate?
Urbano Cairo ha presentato l’acquisizione di La7, garantendo la piena autonomia ai giornalisti ma rimanendo molto abbottonato sugli obiettivi finanziari. Dopo 9 lunghi mesi per conquistare l’emittente televisiva “si è avverato un tassello importante per diventare editore di mezzi che abbiamo in concessione a livello pubblicitario”, ha iniziato Cairo durante la conferenza stampa in un hotel milanese. Ora il closing dell’operazione dovrebbe arrivare in tempi brevi ed entro giugno saranno presentati sia il piano industriale sia quello editoriale.
Target finanziari. Come già noto, il patron del Torino Calcio ha rilevato l’intero capitale di La7 Srl, esclusa Mtv, per un corrispettivo pari a 1 milione di euro. Telecom Italia Media si è impegnata a far si che la posizione finanziaria netta di La7 sia positiva per almeno 88 milioni di euro e che il patrimonio netto sia pari ad almeno 138 milioni. “La7 ha un po’ di problemi dal punto di vista economico, ma allo stesso tempo ha grandi potenzialità”, ha spiegato Urbano Cairo che è rimasto molto abbottonato sul pareggio di bilancio. “Per il breakeven abbiamo le idee chiare, ci daremo tempi veloci ma ora non posso dire di più”.
L’accordo prevede inoltre che per 24 mesi dal closing dell’operazione Cairo Communication non potrà vendere neanche un’azione e dopo “non credo alle cordate”, è stato il commento lapidario di Cairo. Sul management di La7 Urbano Cairo ha affermato che “ha lavorato bene, alcuni manager già li conosco e li stimo”.
Pubblicità, ascolti e costi. È il bicchiere mezzo pieno di La7 che da inizio anno vanta uno share d’ascolti in prima serata pari al 5,4%. “Siamo in un fazzoletto tra le 5 reti generaliste staccate da Rai1 e Canale5 e nelle ultime settimane la rete ha ottenuto il 6,5% in prime time, il 90% in più rispetto allo scorso anno”, ha dichiarato Cairo. La linea editoriale rimarrà focalizzata sull’informazione ed una linea che Cairo ha detto più volte di condividere. I pilastri di La7 da Mentana a Piazza Pulita, da Santoro alle Invasioni Barbariche rimarranno quindi al centro della scena.
Gli interventi per aumentare gli ascolti riguardano la fascia pomeridiana dalle 15:00 alle 20:00, che è una fascia da 16 milioni di ascoltatori. Ed è un target d’ascolto, composto per lo più da pubblico femminile, che “piace molto agli investitori pubblicitari” e quindi Cairo ha confermato di scorgere “margini di crescita per la raccolta pubblicitaria”.
Il bicchiere mezzo vuoto è invece rappresentato dai costi ma anche in questo caso “è prematuro parlarne”, ha dichiarato Cairo facendo l’esempio del suo lavoro alla Giorgio Mondadori. “Quando sono entrato alla Giorgio Mondadori – ricorda Cairo – c’erano 140 dipendenti e tutti dicevano che dovevo lasciarne a casa la metà. Non l’ho fatta, abbiamo ristrutturato internamente e ora sono 100 dipendenti in più”.
Toro e nuovi progetti. “Stiamo a lavorando a più progetti, li abbiamo sempre ed è fondamentale per un’azienda editoriale”. Urbano Cairo non conferma ma nemmeno smentisce le recenti indiscrezioni secondo cui la Cairo Communication starebbe per lanciare altri progetti editoriali dopo aver lanciato lo scorso anno “2 giornali e assunto 32 giornalisti”. E il Toro? “I tifosi possono stare tranquilli – precisa Cairo -. Il Torino resta sempre nel mio cuore e non c’entra nulla con la Cairo Communication, è un’attività mia ed è completamente indipendente da La7″.