News ETF La NATO compie 75 anni. Prospettive e analisi di HANetf sul settore difesa

La NATO compie 75 anni. Prospettive e analisi di HANetf sul settore difesa

3 Aprile 2024 10:12

L’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord (NATO) compie 75 anni proprio domani 4 aprile, consolidandosi come l’alleanza militare intergovernativa più longeva di sempre con 32 Stati membri, che rappresentano più della metà della spesa militare globale, oltre un miliardo di persone impiegate e ben tre potenze nucleari tra le sue schiere.

La NATO oggi si trova ad affrontare sfide potenzialmente senza precedenti, soprattutto a seguito dello scoppio della guerra in Ucraina. Per anni, infatti, la spesa militare dei membri europei dell’Alleanza non ha mai incontrato l’obiettivo imposto (quello del 2% del Pil) e, dopo due anni dall’invasione su larga scala dell’Ucraina da parte della Russia, i bilanci complessivi restano ancora troppo bassi, sebbene diversi Paesi abbiano raggiunto la quota se non addirittura superata come nel caso della Polonia. Questo senso generale di sotto-spesa è reso ancora più urgente dagli interrogativi sull’impegno degli Stati Uniti nei confronti della NATO nel prossimo futuro, nel caso in cui Trump dovesse venire rieletto.

Tom Bailey, Head of ETF Research di HANetf , analizza le prospettive per il comparto della difesa alla luce degli eventi geopolitici degli ultimi tempi.

“Il conflitto in Ucraina, oltre ai problemi di spesa nazionali dei singoli membri dell’Alleanza, ha anche messo in luce le debolezze nella produzione e nella fornitura di armi da parte dei Paesi della NATO. Il livello di potenza di fuoco utilizzato nel conflitto russo-ucraino ha infatti superato tutto ciò che la NATO aveva preventivato. Si è stimato che solo nel primo mese di scontri, l’artiglieria russa sparasse 600.000 proiettili, pari all’incirca all’intera produzione annuale dell’industria europea della difesa prima dell’inizio della guerra. Risulta chiaro come questi numeri abbiano causato un’incredibile e imprevista pressione sul sistema di approvvigionamento dei membri della NATO. Di conseguenza, l’UE ha stimato di aumentare la produzione annuale di proiettili a due milioni entro il 2025, nel tentativo di contrastare la carenza di forniture all’Ucraina e, di recente, i funzionari dell’Unione hanno annunciato la proposta di Strategia industriale di difesa europea con la quale verrebbero stanziati 1,5 miliardi di euro a supporto della produzione industriale del settore dal 2025 al 2027. I Paesi membri dovranno inoltre garantire che almeno il 40% delle loro acquisizioni di attrezzature per la difesa siano effettuate collettivamente entro il 2030. Questi numeri lasciano ben sperare per la sicurezza dei confini europei, ma anche per chi ha deciso di investire sulle prospettive del comparto.”

HANetf ha quotato lo scorso anno l’ETF Future of Defence (NATO) per cogliere il potenziale di crescita delle società globali che generano ricavi dalla spesa per la difesa e la cyber sicurezza degli alleati NATO e NATO+. L’ETF NATO ha registrato ottimi risultati, superando nelle passate settimane la quota di 250 milioni di dollari di masse in gestione dalla data di lancio. Inoltre, il suo “NATO-screen” garantisce a questo ETF di concentrarsi su attori geopolitici responsabili, attivi nel ruolo della difesa.