La Fed acquisterà anche ETF, ecco cosa significa
In piena emergenza coronavirus, la Federal Reserve lunedì ha annunciato un Quantitative easing illimitato, ossia nell’ammontare necessario per sostenere il regolare funzionamento del mercato e un’efficace trasmissione della politica monetaria. Nella nuova versione del Whatever it takes in salsa Fed l’acquisto di Treasuries e motgage-backed securities in maniera illimitato, la creazione di un veicolo attraverso il quale la Fed potrà acquistare obbligazioni direttamente dalle società americane investment grade, un piano di acquisti per 100 miliardi di titoli i cui sottostanti siano attività comuni e infine l’istituzione di un Main Street Business Lending Program il cui obiettivo sarà quello di fornire credito alle piccole e medie imprese. In altre parole un nuovo ciclo di stimoli per calmare i mercati e attutire il colpo all’economia causato dalla pandemia di coronavirus.
La Fed segue (in parte) l’esempio della BoJ
Tra i passi annunciati, la Fed ha comunicato che acquisterà ETF che tracciano indici su obbligazioni societarie, una novità assoluta per la banca centrale statunitense. Non però un primis a livello di banche centrali visto che la Bank of Japan ormai da qualche anno porta avanti il suo piano di acquisto asset usando anche gli ETF su indici azionari nipponici.
Acquisti con dei limiti. L’importo massimo delle obbligazioni che la FED protrà acquistare da qualsiasi emittente idoneo sarà limitato al 10% delle obbligazioni massime dell’emittente in circolazione in qualsiasi giorno tra il 22 marzo 2019 e il 22 marzo 2020. Non è poi acquistabile più del 20 percento delle attività di un determinato ETF al 22 marzo 2020.
La disfunzione nelle ultime settimane sui mercati può essere particolarmente acuta nel mercato delle obbligazioni societarie con rating più elevato. Gli investitori non sono abituati a contemplare un’ondata massiccia di inadempienze e fallimenti come quella che potrebbe arrivare da qui a poco, in quanto moltissime compagnie si trovano ad affrontare un flusso di cassa azzerato o quasi. La banca centrale americana quindi agirà come acquirente di ultima istanza sostenendo il mercato obbligazionario nel modo più efficiente possibile. Un passo quella della Fed che potrà aiutare a calmare alcune parti dell’ecosfera degli ETF scossa da forti deflussi anche sul fronte bond. Per esempio, il grande fondo obbligazionario corporate iShares IBoxx $ Invest Grade Corp Bd Fd ha chiuso in un giorno particolarmente volatile circa il 5% in meno rispetto al valore dichiarato delle sue partecipazioni. Lunedì, dopo l’annuncio della Fed, aveva guadagnato circa il 6% e un concorrente, il Vanguard’s Intermediate-Term Corporate Bond Fund VCIT, è risultato in crescita di circa il 5%. “Tutto questo per assicurarsi che le persone che vogliono vendere abbiano un acquirente”, ha spiegato Steve Blitz, capo economista di TS Lombard.
Tuttavia c’è anche chi critica questo piano della Fed come Dave Nadig, chief investment officer e direttore della ricerca di ETF Flows, secondo cui gli acquisti della Fed non saranno d’aiuto per le sfide che gli ETF obbligazionari devono affrontare in questo momento. Ma ci sono anche dall’altra parte molti osservatori che plaudono all’impegno della Fed nel fare ciò che è nelle sue capacità per alleviare il malcontento dei mercati finanziari. “Mentre il Congresso perde tempo, la Fed si muove”, ha scritto Chris Low, capo economista di FHN Financial dopo l’annuncio della Fed. Più precisamente, osserva ancora Blitz, “Siamo arrivati a questo punto dopo dieci anni di liquidità pompata nel mercato, costringendo il denaro in asset a rischio, costruendo l’economia attraverso l’inflazione delle attività finanziarie, perché il lato reale dell’economia non è arrivato nella stessa misura. La Fed ha creato questo mostro, quindi ora deve essere dall’altra parte e combatterlo”.