Notizie Certificates Piazza Affari paga lo sgambetto Fed, petrolio mette nuovamente ko i titoli oil

Piazza Affari paga lo sgambetto Fed, petrolio mette nuovamente ko i titoli oil

20 Dicembre 2018 10:34

Giornata difficile sui mercati globali con la Fed che ha messo in atto il quarto rialzo dei tassi del 2018. Mossa accolta con una pioggia di vendite a Wall Street: Dow Jones, Nasdaq e S&P 500 hanno toccato i nuovi minimi annui. 

La penultima seduta prima della pausa natalizia vede anche Piazza Affari in decisa flessione con l’indice Ftse Mib che cede l’1,41% a quota 18.674 punti. Non sono lontani i minimi annui toccati nella prima metà del mese. Tra i singoli titoli spiccano i ribassi del settore oil (-3,05% Tenaris, -3,3% Saipem, -1,69% Eni) in scia ai nuovi cali del prezzo del petrolio. Male anche le banche con Unicredit e Intesa Sanpaolo che arretrano di oltre il 2%. “Oggi il mercato dovrà somatizzare, in condizioni di liquidità sempre più precarie con le festività alle porte, lo shock serale impartito da Powell o dalla semplice ennesima rottura di livelli di supporto, a seconda dei punti di vista”, rimarca Alessandro Balsotti, Strategist e Gestore del JCI FX Macro Fund.

Sull’obbligazionario lo spread si mantiene in area pb. Si segnala però un nuovo calo dei rendimenti del Btp decennale in area 2,76%, sui minimi da agosto. Parallelamente scende il rendimento del decennale tedesco. Il Bund a 10 anni rende lo 0,21%, livello più basso a 20 mesi che si confronta con lo 0,57% a cui viaggiava poco più di due mesi fa.

Fed alza tassi e prevede altre due strette nel 2019

Ieri sera la Federal Reserve ha alzato i tassi di 25 pb, in linea con le attese, e ha abbassato le stime sulla crescita del Pil 2018 e 2019. L’istituto centrale guidato da Jerome Powell ha tuttavia rivisto al ribasso le stime sulle strette monetarie del 2019 dalle precedenti tre a due.

Il rialzo dei tassi della Fed ha messo sotto pressione Wall Street, che ieri sera ha testato i nuovi minimi dell’anno.

“L’intensificarsi delle tensioni su crescita e sui mercati spingerà la Federal Reserve a un sentiero più prudente nel 2019”, argomenta James Knightley, Chief International Economist di Ing.