Notizie Notizie Italia Juventus frana in Borsa, macigno aumento di capitale da 300 milioni. CR7 mette alle corde il bilancio bianconero

Juventus frana in Borsa, macigno aumento di capitale da 300 milioni. CR7 mette alle corde il bilancio bianconero

23 Settembre 2019 09:48

Era nell’aria ma il mercato non manca di castigare il titolo Juventus dopo l’annuncio del maxi-aumento di capitale da 300 milioni di euro volto a rafforzare la struttura patrimoniale della società dopo il balzo del debito evidenziato nel bilancio 2018-’19. In avvio di giornata il titolo è stato più volte sospeso al ribasso ed è arrivato a cedere oltre l’8% a 1,27 euro. 


Cda propone aumento da 300 mln 

Il cda della Juventus ha proposto un aumento di capitale da massimi 300 milioni di euro. L’operazione, che vedrà l’appoggio completo di Exor (principale azionista con il 63,7% del capitale), dovrà essere approvata dall’assemblea dei soci. E’ previsto che l’aumento di capitale possa essere realizzato entro il primo trimestre 2020. L’aumento di capitale proposto si inserisce nelle azioni previste dal Piano di sviluppo per gli esercizi dal 2019/2020 al 2023/2024 ed è principalmente finalizzato a finanziare gli investimenti utili al mantenimento della competitività sportiva; sostenere la strategia commerciale per l’incremento dei ricavi e della visibilità del brand Juventus nei mercati internazionali; rafforzare la struttura patrimoniale della società.

BNP PARIBAS, Goldman Sachs International, Mediobanca e UniCredit Corporate & Investment Banking agiranno in qualità di joint global coordinators e joint bookrunners.

 

Nuovo piano punta a rendere club meno dipendente da risultati sportivi

Il nuovo piano strategico ha come obiettivo, al fine di consolidare il suo posizionamento tra i maggiori club al mondo, incrementare ulteriormente i ricavi operativi e di migliorare la propria redditività, rendendola allo stesso tempo meno sensibile all’andamento dei risultati sportivi. A tal fine, il Piano prevede la prosecuzione della strategia commerciale di valorizzazione del brand Juventus, avviata nel 2017 con il lancio del nuovo logo, soprattutto attraverso investimenti nelle attività caratteristiche ed in progetti per lo sviluppo dei mercati chiave a livello internazionale.

 

Ricavi record, ma preoccupa il forte debito

L’esercizio 2018/2019 del club di corso Galileo Ferraris si è chiuso con ricavi record pari a 621,5 milioni (+116,8 milioni rispetto all’esercizio 2017/2018) e una perdita netta salita a 39,9 milioni (variazione negativa di 20,7 milioni rispetto alla perdita di 19,2 milioni dell’esercizio precedente). Sul bilancio pesa l’effetto CR7 con ilrosso di quasi 40 milioni legato principalmente da maggiori costi per il personale tesserato per 68 milioni, maggiori ammortamenti e svalutazioni sui diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori per 41,5 milioni, maggiori accantonamenti di fondi per 14,8 milioni, maggiori imposte per € 3,8 milioni e maggiori oneri finanziari netti per 3,4 milioni, nonché maggiori altri costi operativi per 7,2 milioni; tali variazioni negative sono state parzialmente compensate da maggiori ricavi per 116,8 milioni e altre variazioni nette positive per 1,2 milioni. In particolare l’arrivo di Cristiano Ronaldo sta impattando molto sui costi della Juventus: il fuoriclasse portoghese pesa 54,24 milioni come ingaggio lordo.

 

Al 30 giugno 2019 l’indebitamento finanziario netto ammonta a 463,5 milioni ed evidenzia un incremento di 153,7 milioni rispetto al dato di 309,8 milioni del 30 giugno 2018 determinato principalmente dai flussi negativi della gestione operativa (-3,6 milioni), dagli esborsi legati alle Campagne Trasferimenti (€ -131,1 milioni netti), dagli investimenti in altre immobilizzazioni e partecipazioni (€ -6,7 milioni netti) e dai flussi delle attività finanziarie (-12,3 milioni).

 

Al 30 giugno 2019 la Società disponeva di linee di credito bancarie per 587,9 milioni, di cui 181,3 milioni revocabili, utilizzate per complessivi 283,8 milioni, di cui 16,7 milioni per fideiussioni rilasciate a favore di terzi, 87,3 milioni per finanziamenti e 179,8 milioni per anticipazioni su contratti e crediti commerciali. A fronte di tali utilizzi, la Società al 30 giugno 2019 disponeva di liquidità per 9,7 milioni.

“L’esercizio 2019/2020, attualmente previsto in perdita, sarà come di consueto fortemente influenzato dall’andamento dei risultati sportivi ed in particolare della UEFA Champions League”, rimarca la società presieduta da Andrea Agnelli.