Notizie Obbligazioni JP Morgan: bond globali pronti alla grande rimonta del 2023, maxi spinta da $1 trilione

JP Morgan: bond globali pronti alla grande rimonta del 2023, maxi spinta da $1 trilione

25 Novembre 2022 11:46

JP Morgan preannuncia la grande rimonta dei bond di tutto il mondo, grazie a una domanda netta di 1 trilione di dollari: stando a quanto riporta un articolo di Bloomberg, JP Morgan spiega l’outlok bullish sui bond con il calo dell’offerta, che dovrebbe procedere a un ritmo più veloce della flessione che interesserà la domanda.

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Per la precisione, secondo i calcoli degli strategist del colosso bancario Usa della sede di Londra, guidati da Nikolaos Panigirtzoglou, l’offerta globale di bond scenderà l’anno prossimo di $1,6 trilioni: la flessione sarà decisamente più forte della domanda, che segnerà un calo decisamente inferiore, pari a $700 miliardi.

Un quadro decisamente diverso e migliore rispetto al 2021, quando le richieste di bond crollarono di 5,9 trilioni di dollari. E il 2022 è stato un altro anno da dimenticare per i bond, entrati nel primo mercato orso in una generazione.

Il motivo del tonfo è da ravvisare nella carrellata dei rialzi dei tassi anti-inflazione lanciati dalle banche centrali, che hanno infiammato i rendimenti e la volatilità.

La view di JP Morgan sui bond globali dopo perdite 2021-2022

In particolare, i bond  dei debiti sovrani, ovvero i titoli del debito globale, sono scivolati quest’anno del 16%, riportando il secondo calo consecutivo su base annua da almeno il 1990, stando a quanto emerge da un indice di Bloomberg.

E’ comunque vero che lo stesso indice è salito di oltre il 5% a novembre, grazie all’appetibilità dei rendimenti più alti e alla prospettiva di una Federal Reserve prossima a rallentare l’intensità dei tassi. Un segnale di buon auspicio per il 2023.

Dopo il deterioramento senza precedenti avvenuto quest’anno, stimiamo che il rapporto tra la domanda e l’offerta di bond migliori – hanno scritto gli strategist di JP Morgan – Con gli analisti che si stanno concentrando sugli outlook per il 2023, emerge l’opinione condivisa che il rallentamento della crescita del Pil e l’indebolimento dell’inflazione contribuiranno al calo dei rendimenti dei bond”.

Bloomberg ricorda  ricorda che le banche centrali dovrebbero vendere nel corso del 2023 una quantità maggiore di bond sovrani attraverso lo strumento del Quantitative Tightening, già adottato dalla Federal Reserve di Jerome Powell e in procinto di essere lanciato – non senza qualche preoccupazione – anche da parte della Bce di Christine Lagarde.

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Secondo il team di JP Morgan, anche le banche commerciali si apprestano a smobilizzare i bond, fattore che dovrebbe deprimerne le quotazioni.

Dall’altro lato, tuttavia, è possibile che la domanda aumenti da parte delle società che gestiscono riserve in valuta estera, dai fondi pensione e anche dagli investitori retail, con le ultime due categorie attratte dai rendimenti più elevati.

Gli strategist hanno aggiunto che l’aumento della domanda netta dell’anno prossimo dovrebbe avere come conseguenza quella di far scendere i rendimenti del Bloomberg Global Aggregate bond index di 40 punti base, rispetto al valore attuale, pari al 3,52%.