JP Morgan batte le attese: utili record nel I trimestre dell’anno
JP Morgan non delude, anzi snocciola utili record ben sopra le attese. La maggiore banca americana per asset ha chiuso il primo trimestre dell’anno con un utile netto mai visto prima di 6,53 miliardi di dollari, ossia 1,59 dollari per azione, in rialzo del 33% rispetto al risultato del corrispondente periodo del 2012 (pari a 4,9 miliardi, ossia 1,19 dollari per azione). Gli analisti si aspettavano un utile per azione, al netto di poste straordinarie, di 1,39 dollari.
A sostenere la crescita dei profitti è stata la buona performance ottenuta in tutti i business, e in particolare all’aumento di redditività nel segmento dei mutui. Ma hanno contribuito anche l’investment banking, che ha registrato una crescita del 28%, la riduzione dei costi e il miglioramento della qualità del credito. I ricavi si sono attestati a 25,8 miliardi di dollari, contro i 26,8 miliardi dell’anno prima ma sostanzialmente in linea con il consensus di mercato pari a 25,86 miliardi.
Alla luce di questa performance il consiglio di amministrazione di JP Morgan ha proposto di aumentare il dividendo intermedio a 0,38 dollari dagli attuali 0,30 dollari. Il gigante Usa della finanza si è mostrato abbastanza ottimista sul futuro e le prospettive per l’economia americana. “Siamo contenti dei nostri risultati del primo trimestre – ha commentato il presidente e amministratore delegato, Jamie Dimon – e rimaniamo ottimisti sul futuro”. Non solo, nella nota di legge: “Vediamo dei segnali positivi che suggeriscono che l’economia è sana e si sta rafforzando”.
Numeri e considerazioni che fanno ben sperare nel buon proseguimento della nuova stagione trimestrale d’Oltreoceano, avviata lunedì da Alcoa. JP Morgan è infatti la prima banca Usa a snocciolare i conti di questo inizio d’anno. Che i conti facciano dimenticare possibili nuove bacchettate alla banca? Solo ieri si è sparsa la voce che JP Morgan possa ricevere nei prossimi mesi da parte delle autorità di controllo altre sanzioni, che potrebbero comportare modifiche alla struttura giuridica e organizzativa del gruppo.