Ivass: fari accesi su polizze occulte legate a viaggi, banche e trasporti
L’Ivass ha deciso di far luce sul fenomeno delle polizze occulte abbinate a prodotti e servizi non assicurativi. E’ stato infatti pubblicato sul sito dell’istituto per la vigilanza sulle assicurazioni il report “Sei assicurato e forse non lo sai”, nel quale sono riportati i risultati dell’indagine conoscitiva sulle coperture assicurative collegate a prodotti o servizi di natura non assicurativa. L’indagine ha fatto luce su un fenomeno di larga diffusione in ltalia che coinvolge più di 15 milioni di assicurati con oltre 1.600 tipologie di “pacchetti” offerti a seguito di accordi commerciali tra imprese di assicurazione ed operatori economici di varia natura. Tra questi spiccano agenzie di viaggi e tour operators, concessionari auto, istituti bancari, aziende per la fornitura di energia elettrica, gas e acqua, aziende di trasporto marittimo o aereo, aziende produttrici o distributrici di beni di largo consumo, federazioni nazionali e associazioni sportive.
Spesso, spiega l’Ivass, le coperture assicurative sono parte integrante di offerte commerciali che comprendono beni o servizi di natura non assicurativa (all inclusive) oppure sono distinte ed abbinabili al bene o servizio principale. In molti casi viene dichiarata la gratuità della copertura assicurativa, aspetto che dovrà essere approfondito per accertare che i relativi costi non siano ribaltati sui consumatori dai fornitori del bene/servizio principale.
Obiettivo dell’Ivass è di garantire che il consumatore sia consapevole di aderire a coperture assicurative nel momento in cui acquista beni o servizi di altra natura e dei relativi costi, al fine di beneficiarne in caso di bisogno. Dall’indagine sono emerse criticità che attengono alla conoscibilità delle garanzie, alle modalità di adesione e di scioglimento del contratto ed alla chiara esplicitazione dei costi, sui quali l’Ivass sta predisponendo alcune linee di intervento.
L’authority ha fatto sapere che le risultanze dell’indagine sono state trasmesse anche all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, al Garante della Privacy e all’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico per i profili di rispettiva competenza e per valutare l’opportunità di attivare azioni congiunte a tutela dei consumatori. L’indagine è stata trasmessa anche alle associazioni dei consumatori, con cui Ivass e in costante contatto, al fine di offrire loro lo spunto per eventuali ulteriori iniziative e per favorire una proficua collaborazione in relazione al fenomeno osservato.