Italia, per FT bomba a orologeria dell’Eurozona? Rabobank e UBS: ma investitori vogliono ancora BTP
Mentre il Financial Times torna a bacchettare l’Italia, nell’articolo “Financial markets fail to reflect the Eurozone time-bomb in Italy”, un articolo di Bloomberg mette in evidenza come, secondo alcuni gestori, dopotutto gli investitori continuano a ritenere il debito italiano appetibile, almeno rispetto a quello di altri bond dell’Eurozona. Il rischio politico certo non viene snobbato, e gli strategist non negano il quadro conflittuale, come quelli di Rabobank guidati da Richard McGuire. In una nota ai clienti, gli esperti ammettono che “i problemi politici avallano un allargamento dello spread BTP-Bund”. Dall’altro lato, tuttavia, è lo stesso atteggiamento degli investitori, “difficile da valutare” – alcuni lo hanno definito di eccessiva compiacenza -a implicare che un “ulteriore restringimento del differenziale non può essere escluso”. Il punto è questo, conferma Rabobank: gli investitori continuano a chiedere comunque BTP.
E chi scommette sul reddito fisso – precisa Rabobank – giustifica l’acquisto dei titoli italiani con il miglioramento della crescita economica, e con la recente formazione di un governo in Germania, che rafforza la prospettiva di una maggiore integrazione nell’area euro.
Tra chi punta sui BTP – a dispetto della bomba a orologeria di cui parla l’FT – c’ è anche HSBC Holdings: per gli analisti della divisione di ricerca del colosso bancario, l’incertezza politica non rappresenta infatti una ulteriore minaccia al progetto dell’Eurozona, fattore che limita il margine di rialzo dei tassi dei BTP; allo stesso tempo, il rally dei bond spagnoli rafforzato ora anche dall’ingresso del rating della Spagna nel club della lettera A, potrebbe spegnersi secondo HSBC presto, visto che i rendimenti dei Bonos si avvicinano a quelli dei paesi semi-core, come quelli della Francia.
“L’Italia è conveniente rispetto alla Spagna – ha detto Steven Major, responsabile globale della divisione di ricerca del reddito fisso Steven Major, intervistato da Bloomberg Television – Non esiste una minaccia al progetto dell’Unione monetaria in termini di appartenenza dell’Italia all’euro, ed è questo quello che importa per davvero”.
Certo, a seguito delle ultime notizie che hanno portato i trader a scommettere ulteriormente su un asse M5S-Lega, lo spread tra BTP e Bund si è allargato, salendo fino a 139 punti base. Allargamento anche dello spread tra i BTP e i Bonos che, a 65 punti base, ha testato il massimo livello da luglio.
(in fase di scrittura)