Italia: Mef, +1,8% per le entrate tributarie del primo trimestre. +4,4% per il gettito Iva
La crescita delle imposte indirette spinge le entrate tributarie. Il Ministero dell’economia ha annunciato che nel corso dei primi tre mesi dell’anno il gettito in arrivo dalle imposte indirette si è attestato a 39.901 milioni, il 6,5% in più (+2.450 milioni di euro) rispetto a un anno fa.
Il dato beneficia dell’andamento positivo del gettito Iva (+4,4%) e in particolare spicca l’aumento della componente relativa agli scambi interni, “che va avanti da alcuni mesi -si legge nella nota diffusa dal Ministero di Via XX settembre- e che compensa la dinamica negativa che si osserva sulla componente delle importazioni”. Le entrate relative ai giochi segnano un +4,3%.
All’incremento dell’imposizione indiretta fa da contraltare il segno meno di quella diretta il cui gettito è risultato pari a 49.024 milioni di euro, -1,8% rispetto ai primi tre mesi del 2013. A livello di singole voci, la lieve contrazione fatta segnare dall’Irpef (-0,3%) “riflette -continua il Tesoro- il decremento delle ritenute sui redditi dei dipendenti del settore privato (-1,1%) e dei lavoratori autonomi (-3,0%) e gli aumenti delle ritenute sui redditi dei dipendenti del settore pubblico (+1,2%) e dei versamenti in autoliquidazione (+3,4%)”.
L’Ires mostra un calo dell’1,1% mentre tra le altre imposte dirette spicca il -17,1% del gettito dell’imposta sostitutiva su interessi e altri redditi di capitale causato dall’incremento di 10 punti percentuali dell’acconto versato nel mese di ottobre. -30,7% per l’imposta sostitutiva sul risparmio gestito e amministrato mentre cresce il gettito derivante dalle ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche (+22,9%) e quello in arrivo dall’imposta sostitutiva sul valore dell’attivo dei fondi pensione (+6,7%).
Nuovo segno più infine per il gettito delle entrate tributarie derivanti dall’attività di accertamento e controllo, che segna un aumento del 9,1%. Nel complesso, nel periodo gennaio-marzo 2014 le entrate tributarie erariali si sono attestate a 88.925 milioni di euro, registrando una crescita tendenziale dell’1,8% (+1.533 milioni di euro).